BABILONIA

Candido


Nel Candido, Voltaire immagina un giovane ingenuo e sprovveduto (Candido, appunto), passare per un'infinita serie di disgrazie senza comunque perdere il suo inguaribile ottimismo, il quale gli proviene dall'insegnamento di Pangloss (una satira di Leibniz), lo scienziato di corte che afferma che il mondo è il migliore dei mondi possibili e che tutto ha un suo fine e una sua utilità nel grande gioco dell'esistenza. L'avversione di Voltaire all'ottimismo metafisico di Leibniz proviene dalla consapevolezza che non vi può essere alcun fine entro la contingenza della natura materiale, nessun senso ("Dio") si può prendere come fondamento certo della realtà. Il mondo non è ne buono ne cattivo, non vi è alcun ordine o priorità "qualitativa" in questo mondo rispetto ad un altro, il mondo è ciò che è, vincolato da quelle sole leggi naturali che il metodo della scienza sperimentale sarà in grado di decifrare.