NATURALEZZA

VILLA MANIN


1. Primavera Giunt'è la Primavera e festosetti La salutan gl'augei con lieto canto, E i fonti allo spirar de' zeffiretti Con dolce mormorìo scorrono intanto; Vengon coprendo l'aer di nero manto E lampi, e tuoni ad annuntiarla eletti Indi tacendo questi, gl'augelletti Tornan di nuovo al lor canoro incanto: E quindi sul fiorito ameno prato Al caro mormorìo di fronde e piante Dorme 'l caprar col fido can' a lato. Di pastoral zampogna al suon festante Danzan ninfe e pastor nel tetto amato Di Primavera all'apparir brillante. Il più celebre tra i quattro concerti si apre nella raggiante tonalità di mi maggiore. Il modello del concerto è riscontrabile nell'uso dei ritornelli (il tutti), riproposto per sei volte (A). Il primo intermezzo solistico (il Canto degli uccelli) è affidato a tre violini soli (B). Si noti la sonorità luccicante ottenuta da Vivaldi, la naturalezza del cinguettìo, pur costretto da una rigorosa struttura ritmica. Dopo il tutti, i violini imitano lo scorrere dell'acqua attraverso sommessi sedicesimi legati (C). Stupendo l'episodio dei tuoni e dei fulmini: una stessa nota ribattuta con violenza, quasi la trasformazione fonica di un effetto visivo (le nuvole nere in lontananza) (D).
Ieri sono stato a Villa Manin: ho passeggiato nel parco, a lungo, ad occhi chiusi e ho potuto gustare appieno la Primavera in arrivo. La musica di Vivaldi ben rappresenta i suoni che ho sentito: il canto di uccelli sconosciuti; il latrato di un cane; il ronzio di un calabrone; il sibilo del vento leggero tra le foglie di di alberi secolari.  Ho provato sensazioni rivitalizzanti e mi sono rilassato al punto di addormentarmi su una panchina. Ovviamente io sono fortunato in quanto avevo una guida paziente e non ho due occhi che mi distraggono!Conoscete la Villa Manin? E' nei pressi di Udine e merita una visita; se ci andrete ascoltate il mio consiglio: lasciate a casa la mente e portate con voi solo il corpo e le sensazioni che esso dona.