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Stramilano 2012: 6.000 persone in silenzio

Post n°20 pubblicato il 02 Aprile 2012 da maulinux
 
Foto di maulinux

La sensazione che si prova correndo una corsa come la Stramilano

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Sì, proprio così, Domenica 25 Marzo correndo la Stramilano Half Marathon ho avuto questa sensazione incredibile: si parte dalla linea di partenza in circa 6.000 persone, che stanno tutte pigiate in poco spazio, e poi inizia la lunga corsa, dove ognuno, in silenzio, gestisce la propria fatica.

E' una sensazione nuova, soprattutto per un neomaratoneta come me.

Un attimo prima sei in grande compagnia tra la folla, chi si riscalda con qualche esercizio di stretching, chi racconta agli amici dei propri record personali, chi racconta come sono andati gli allenamenti, chi riflette con sè stesso facendo introspezione, poi:

BOOM!

E' lo sparo del cannone.
Qualcuno, soprattutto quelli che corrono ad alto livello ma sono amatori, ha il fiato per chiaccherare ancora mentre corre pur tenendo alta l'andatura, ma dura solo per i primi chilometri.

Poi, il silenzio predomina, quello che era un ammasso compatto di runner si sfilaccia e diventa un lungo serpentone. I top runner hanno già un distacco notevole, tanto che alla Stramilano li vediamo già di ritorno dal giro di boa in Piazza Firenze.

NON C'E' PARAGONE! Che velocità, e che leggerezza allo stesso tempo.
Non mi era mai capitato di vedere qualcuno correre a circa 20 km/h così da vicino.

La corsa continua, siamo al km 5 e ne mancano ancora 16 per arrivare a 21.
E' qui che improvvisamente trovi meno persone intorno a te, pian piano prevale il suono dei passi, solo quello.

Ti domandi cosa staranno pensando tutti, è come se si sentisse il rumore del  pensiero, forse molti riflettono sulla strategia di gara, altri chissà ...

Questo è il "bello" della corsa, l'autocontrollo. Sei solo con te stesso ma con gli altri allo stesso tempo, che diventano il tuo riferimento. Impari ad osservare tutto, le tue  sensazioni e la fatica, il senso di controllo completo.

Penso che ci tornerò.

 
 
 

Run technology

Foto di maulinux

Da poco tempo ho abbandonato il mio sport preferito, il ciclismo, e mi sono rivolto alla corsa, soprattutto per il risparmio di tempo. "Metti le scarpe e vai!", mi sono detto, non ci sono gomme da gonfiare prima di partire e non sono necessari molti preparativi, non c'è "attrezzatura".
E p p u r e   n o n    è    c o s ì , perchè oggi non sei un vero runner se non porti con te un orologio ipertecnologico come quelli della Garmin o direttamente  uno Smartphone con installata una bella applicazione per il tracking dell'attività sportiva (Runtastic, per fare un esempio)
Il guaio è che se ti fai prendere la mano dalla tecnologia rischi di rovinare il tuo allenamento fisico con il logoramento mentale e da un'altra cosa.... campi elettromagnetici?
Se utilizzi uno smartphone puoi fare l'upload su internet della mappa GPS dove è indicato tempo, distanza percorsa e passo con il dettaglio per ogni centimetro di strada.
Non solo, certi telefoni ti permettono anche di tracciare la tua frequenza cardiaca durante l'arco della sessione, ciò è comodamente possibile senza fili usando la connessione Bluetooth tra telefonino e fascia cardio.

Eccoci arrivati al dunque:

"Mi trovo a correre con un telefono che mi irradia di suo perchè è connesso con la rete mobile, alla fine fa una connessione dati per caricare il tracciato e il report dei dati (ma c'è anche l'opzione LIVE che se abilitata tramette continuamente i dati al server e altri utenti possono seguire addirittura la tua perfomance in diretta).
Lo stesso è collegato con i satelliti GPS da cui ricava le informazioni di velocità di movimento e l'altimetria.
Infine ho attorno una trasmissione Bluetooth che continuamente manda i dati della frequenza cardiaca"

Mhh..... forse qualcosa non va... MI SENTO UN PO' TROPPO... IRRADIATO!
Nonchè intercettato!

Bello correre e poi controllare online i risultati dell'allenamento fatto, ma il mio consiglio è di non esagerare.

 
 
 

Poste italiane, a una settimana di black out, inciampando nel Cloud computing

Post n°17 pubblicato il 08 Giugno 2011 da maulinux
 
Foto di maulinux

Capita certe volte di non poter proprio far a meno di andare in posta, come quando si deve andare a ritirare una raccomandata urgente. A me è successo ieri ed è stata un'esperienza unica, perchè è capitato proprio nei giorni di black out informatico, così dicono quelli di Poste italiane.

Descrivo la scena comica: già entrando nel mio ufficio postale avrei potuto notare che fuori c'erano persone con aria sconsolata, certi sembravano alla stazione del treno, certi altri guardavano il cielo, come se volessero abbronzarsi...

Eppure sono entrato spedito, diretto, sgomitando fino al distritutore di ticket per la prenotazione. Premo, e non esce niente. Finita la carta!

Per fortuna è un grosso ufficio postale, quindi vado al secondo distributore, qui la carta c'è. Andando in quella direzione però non posso far a meno di notare che per terra e sui tavoli è tutto ricoperto da ticket abbandonati, sono biglietti "sudati" e sgualciti che qualcuno ha lasciato.... (per disperazione) in eredità come atto caritatevole ai successivi utenti. Ma io ormai ho in mano il numero 116, mi giro, e leggo sul tabellino il prossimo numero servito: 6

E' qui che arriva come un fulmine un flash del telegiornale visto la sera prima, diceva qualcosa del tipo "....problemi alle poste... sistema informatico...."

Mi accorgo che è anarchia totale nell'ufficio postale, la coda formale è stata ufficiosamente destituita, e se devi solo ritirare allora puoi passare avanti.
Oh! Che fortuna!
Passo avanti di 110 numeri in un colpo solo, meglio del Monopoli, salto avanti di 1 giro e ritiro 20 euro (magari).

Con l'invidia dei molti pensionati, in attesa di ritirare il gruzzolo mensile, vado allo sportello, gli occhi sono puntati su me, tutti ascoltano (alla faccia della privacy) e sento che tifano per me.

Consegno la cartolina, l'impiegata va a cercare la mia raccomandata, poco dopo torna, con un passo troppo lento... non è contenta.
Mi riferisce che stanno ancora processando le raccomandate della settimana prima, la mia è troppo recente, solo di ieri.

"Quando posso tornare?", gli chiedo.

Silenzio.

"Mai", mi rispondo quasi da solo. Non vengo contraddetto. Sto per andarmene in fretta, pensando di lasciare più tempo per casi più gravi del mio ma mi viene in mente di chiedere:

"E se sono atti giudiziari in scadenza, non so, ad esempio una multa?"

Risposta: "E ma tanto lo sanno...."

Come dire l'Italia intera sa che le poste sono ferme, quindi tutto è ammesso.

Sono uscito pensando che è un paese malato.

Si legge che l'AD accusa i fornitori IBM e HP, ma qualcosa non torna.

Come è possibile che un'azienda così grande rilasci un nuovo software senza prevedere una procedura di rollback?

Bah.

 

Per approfondire:
http://www.itespresso.it/le-poste-italiane-inciampano-nel-cloud-computing-52499.html
 
 
 

Google Wave, il primo accesso

Post n°15 pubblicato il 17 Novembre 2009 da maulinux
 
Foto di maulinux

Il primo accesso a Google Wave, il nuovo servizio in fase di testing da Google, è stato abbastanza drammatico, la prima cosa che mi è venuta da pensare, d'istinto, è stata:
"Sì, vabbè, questo lo useranno i miei discendenti!"
Mi è parso un qualcosa di veramente futuristico, lo comprenderanno dapprima quelli che lavorano nel settore IT e poi pian piano verrà assimilato dalla gran massa, ma ci vorranno anni. L'effetto è stato simile al primo impatto con la Gmail, quei subject gestiti a thread che all'inizio lasciano un po' disorientati, però in questo caso è ancora peggio.

Un condensato di tutto, mail, chat, video, mappe, tutto con un meccanismo a onda che permette di aver sempre sotto mano ogni argomento.
Fin troppo avanti! Per ora.

 

 

 
 
 

User Agent Switcher 0.7.2

Post n°14 pubblicato il 02 Settembre 2009 da maulinux
 
Foto di maulinux

Merita un post dedicato questo add-on di Firefox che ho appena installato, si chiama User Agent Switcher e permette di cambiare on the fly la variabile user_agent con cui il browser si presenta al server. In particolare mi sembra interessante questo fatto di poter navigare con FF fingendo di essere con Explorer (scegliando anche la versione), in più permette la simulazione di terminale mobile iPhone, così da FF vedo la schermata di login a Facebook così come apparirebbe su iPhone (nella foto).

E' possibile navigare presentandosi come spider di Google e se non basta se ne possono aggiungere altri.

Il software è scaricabile insieme ad altri web developers tools da Addons.Mozilla

Esiste già da un po' di tempo, avrò scoperto l'acqua calda, certo è che questo oggetto smaterializzerebbe le statistiche di accesso che calcolano i most used browsers, se fosse usato su larga scala. Addio marketing reports.

Nella foto, google su iPhone.

 

 



 
 
 

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