Ambiente&Foreste

I nuovi.

Come ogni anno eccomi qua a scrivere di loro. I nuovi.

Ormai è la terza volta, se non conto quelli che erano nuovi insieme a me, che scrivo un post per "i nuovi".

Il tempo passa...

(perdonatemi voi navigati,sento che questo sarà un altro post strappalacrime, se non volete sorbirvelo andate direttamente alla pagina successiva!)

Stessa aula, stesso pavimento di gomma nera.
Stessa scala a chiocciola incastrata nel muro senza un perchè, stessa pendenza dei banchi più in su.

Come la curva esponenziale che passava da un esame all'altro ho visto crescere gli studenti di questo corso di laurea. Di anno in anno sempre di più, sempre più alta la matricola accanto al loro nome, sempre più difficile dargli un'identità.Tutti germogli della passione...come vuole la buona speranza. E un pò di paura che siano invece frutti di quel fertilizzante che si chiama denaro.

Prima era novità, oggi è quasi prassi.
Prima era entusiasmo, oggi è orgoglio, e le parole di Cicia quasi ci commuovevano!

Dice che abbiamo fatto tanto, tante cose "extra"...

Abbiamo scritto almeno un miliardo di pagine...e abbiamo dormito assieme.
Abbiamo condiviso notti fredde e pioggia da bagnarci le ossa.
Abbiamo visto gli occhi dei nostri amici svegliarsi all'alba, e abbiamo mangiato colazioni strane.
Abbiamo scattato tutte le foto che si poteva, a qualsiasi cosa...e ancora oggi me le sfoglio e me le guardo tutte,
e in ognuna trovo un pensiero felice.
Siamo andati contro quel che ci dicevano, come è giusto che sia.
Abbiamo imparato a superare le ipocrisie, e ad aprire gli occhi.
Ma, ancora una volta lo ripeterò, siamo stati fortunati.
Abbiamo avuto l'incredibile fortuna di conoscere persone ricchissime di sapere e di umiltà,
abbiamo imparato da chi sa insegnare, e da quelli che non hanno saputo farlo abbiamo preso almeno il senso critico.
Siamo stati trattati come figli, abbiamo avuto l'onore di essere considerati per tutto quello che eravamo.
E questo non succede spesso, purtroppo.

E voi avete lo stesso.
E in più avete noi, che siamo dallo stesso lato della cattedra.
Avete noi che siamo seduti tra i banchi con voi, avete noi che siamo come voi.

... Abbiamo fatto tante cose, tante cose extra...dice Cicia.

E lo sapete che vi dico? Non ci vuole niente.
Non ci vuole impegno, non ci vuole dedizione, assolutamente non ci vuole sacrificio.

Non c'è voluto denaro, perchè non ne abbiamo mai avuto, e non ce ne hanno mai dato.
Non c'è voluto più tempo, perchè non abbiamo mai rimandato niente.
Non c'è voluta capacità, perchè le cose improvvisate sono sempre state quelle riuscite meglio.
Non c'è voluto un gruppo, perchè il gruppo siamo stati e siamo tutti, e qualcuno per volta eravamo insieme...

Siamo entrati da voi, e come ogni anno l'emozione ci ha fatto scordare quello che vi volevamo dire...
ci siamo scordati perfino di presentarci...

Non vi abbiamo parlato di noi, nè vi abbiamo chiesto di voi,
abbiamo dimenticato di prendere il foglio con le e- mail,
abbiamo dimenticato di farvi vedere le foto, e di farne una con voi.
Non abbiamo parlato dei professori, nè dei corsi.

Ma per tutto questo ci sarà tempo, quando ci incontreremo tra le ore vuote, nei cortili assolati della mascabruno, nei corridoi, sul prato, sotto al nostro caro ginko.

Ed eravate là, sempre nella stessa aula.
L'anno scorso mi chiedevo come mai quelli che erano seduti lì non avevano la nostra stessa ansia,
come mai erano tutti tranquilli. L'anno scorso non capivo. Ora lo so.

Voi non siete soli, ecco cos'è!
E suppongo che sia una sensazione rassicurante, una sensazione che io non ho provato mai.


Avete noi che abbiamo una voglia matta di continuare tutto questo in mezzo a voi.
Perchè alla fine è questo il vero motivo per cui veniamo ogni anno a vedervi...
E' perchè vogliamo non smettere mai...
Vogliamo ogni giorno provare le stesse cose, e sempre nuove.
Perchè le cose belle non puoi tenertele dentro, no?
Vuoi condividerle, e moltiplicare quella sensazione di piacere all'infinito,
e ogni nuovo sorriso, ogni nuovo stupore sul volto sarà la chiave per amplificare quel momento.

Vogliamo continuare.


Ma ancora ho voglia di dirvelo, di trasmettervelo tutto quello che mi porto addosso da tre anni in qua.

E voglio che lo sentiate forte che c'è qualcosa di più nella strada che avete scelto, nel percorso che avete intrapreso. E se guardate i video, le foto, i commenti di questo blog...se ci guardate in faccia mentre seduti ai corsi seguiamo, allora lo capirete subito che cos'è!
Io non lo so come si chiama, e non so nemmeno se ci si può dare un nome.
Qualcuno di noi dice che è quello che "fa più forestale", qualcun altro trova altri nomi.
Io so che siamo NOI, tutti noi. (e da qualche parte ci dev'essere ancora un video sul tema...)

Avevo la stessa sensazione di imbarazzo e di orgoglio nell'entrare a salutarvi,
la stessa ansia mentre con Liuk ne parlavo il sabato su msn, e la stessa voglia di correre a vedervi mentre in moto venivo all'università mezz'ora prima del solito.

E non so perchè, ogni anno, ogni volta, immancabilmente, c'è sempre qualcuno, un paio di occhi che mi rapiscono i pensieri, e mi ispirano questi post...

Ecco, la vedo...è lei.
Era seduta al primo banco, accanto al muro, con i suoi occhi che mi ricordano qualcosa, qualcuno...si, ecco cosa: la felicità!