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Post N° 58


 Roma, Italia — L'impresa italiana del legno, Fipcam, avrebbe sfruttato illegalmente oltre 700 ettari di foresta in Camerun. Lo denuncia il rapporto pubblicato oggi dalle sezioni olandese e francese di Amici della Terra (Milieu Defensie e Les Amis de la Terre) e divulgato in Italia da Greenpeace.La Fipcam ha invaso foreste che dovevano essere assegnate alla municipalità di due villaggi contigui. Il caso è stato denunciato all'Osservatore Indipendente della legalità che si è recato sul posto, confermando i fatti. Ma il rapporto ufficiale non è mai stato pubblicato. Il settore del legno in Camerun non è affatto sotto controllo. Illegalità, corruzione e conflitti con le comunità locali continuano a minacciare ettari ed ettari di foresta primaria.  È incredibile che la Banca Mondiale possa riproporre in altri paesi, come il Congo, la stessa fallimentare ricetta introdotta in Camerun dieci anni fa. Una riforma forestale a tutto vantaggio dell'industria del legno. E totalmente incapace di garantire lo sviluppo e la protezione delle risorse forestali. Quando si comincerà a imparare dagli errori del passato?L'Italia è il primo importatore di legno dal Camerun, con un'importazione annuale di 146.050 metri cubi di segati, 32.636 metri cubi di tronchi e 49.242 metri cubi di sfogliati. Per gran parte di questo legno non vi è modo di escludere importazione illegale. Molte imprese che operano nelle foreste di questo paese sono a capitale italiano, tra cui la Fipcam. Questa è, insieme alla Fip della Costa d'Avorio, partner commerciale di importanti imprese italiane come la "Bruno Pavimenti in Legno".