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Post N° 60


ECOREATI FINALMENTE PUNITI COL CARCERE FINO A DIECI ANNI. L’ENPA SODDISFATTO DEL PROVVEDIMENTO - - L’Enpa manifesta soddisfazione per l’approvazione, da parte del Consiglio dei Ministri, del provvedimento sugli ecoreati: dieci anni di carcere per i casi più gravi e multe fino a 250.000 euro per chi infrangerà la legge è un provvedimento che incontra il plauso di animalisti e ambientalisti, che vedono finalmente una pena severa a fronte di reati gravi finora tenuti in poco conto. “È un monito per i criminali che continuano ad abusare dell’ambiente, mettendo a rischio il nostro patrimonio comune e, nei casi più gravi, come il traffico di rifiuti radioattivi, la stessa sopravvivenza della specie umana”. Lo ha dichiarato Carla Rocchi, Presidente Nazionale dell’Enpa. Ha sottolineato poi la Rocchi come sia interessante l’aspetto educativo di questa norma, il ‘ravvedimento operoso’, che prevede per il giudice la possibilità di condannare l’autore di un crimine ambientale al ripristino dello stato dei luoghi. “Come a rimarcare che non ci interessa solo che le punizioni siano esemplari, ma che soprattutto l’ambiente torni ad essere integro, com’era prima del reato commesso”. L’Enpa tuttavia segnala come un dato allarmante i controlli, ancora troppo scarsi sia nei confronti dei reati ambientali, sia relativamente ai maltrattamenti di animali. Un monitoraggio attento del nostro territorio è la prima arma di prevenzione contro chi pensa di poter impunemente saccheggiare l’ambiente senza conseguenze. Finora per gli eco-criminali è spesso stato facile sfuggire alla giustizia e continuare imperterriti; la Protezione Animali chiede una ferma applicazione delle norme vigenti alle Forze dell’Ordine, continuando a dare la disponibilità dei propri volontari – e specialmente delle Guardie zoofile - a cooperare per combattere chi mette a rischio la biodiversità. “Il Governo ora completi finalmente la legge 189/2004, il testo normativo che prevede il carcere per chi maltratta gli animali” ha aggiunto Carla Rocchi. Quella legge è ancora incompleta a causa della mancata approvazione di un importantissimo decreto attuativo previsto dalla stessa norma. “Ci aspettiamo dall’Esecutivo nazionale la stessa decisione con la quale è stato oggi licenziato il testo sugli ecoreati dal Consiglio dei Ministri” ha concluso il Presidente dell’Enpa. (24 aprile)