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Post N° 60

Post n°60 pubblicato il 26 Aprile 2007 da nature.alive
 

ECOREATI FINALMENTE PUNITI COL CARCERE FINO A DIECI ANNI. L’ENPA SODDISFATTO DEL PROVVEDIMENTO - - L’Enpa manifesta soddisfazione per l’approvazione, da parte del Consiglio dei Ministri, del provvedimento sugli ecoreati: dieci anni di carcere per i casi più gravi e multe fino a 250.000 euro per chi infrangerà la legge è un provvedimento che incontra il plauso di animalisti e ambientalisti, che vedono finalmente una pena severa a fronte di reati gravi finora tenuti in poco conto. “È un monito per i criminali che continuano ad abusare dell’ambiente, mettendo a rischio il nostro patrimonio comune e, nei casi più gravi, come il traffico di rifiuti radioattivi, la stessa sopravvivenza della specie umana”. Lo ha dichiarato Carla Rocchi, Presidente Nazionale dell’Enpa. Ha sottolineato poi la Rocchi come sia interessante l’aspetto educativo di questa norma, il ‘ravvedimento operoso’, che prevede per il giudice la possibilità di condannare l’autore di un crimine ambientale al ripristino dello stato dei luoghi. “Come a rimarcare che non ci interessa solo che le punizioni siano esemplari, ma che soprattutto l’ambiente torni ad essere integro, com’era prima del reato commesso”.
L’Enpa tuttavia segnala come un dato allarmante i controlli, ancora troppo scarsi sia nei confronti dei reati ambientali, sia relativamente ai maltrattamenti di animali. Un monitoraggio attento del nostro territorio è la prima arma di prevenzione contro chi pensa di poter impunemente saccheggiare l’ambiente senza conseguenze. Finora per gli eco-criminali è spesso stato facile sfuggire alla giustizia e continuare imperterriti; la Protezione Animali chiede una ferma applicazione delle norme vigenti alle Forze dell’Ordine, continuando a dare la disponibilità dei propri volontari – e specialmente delle Guardie zoofile - a cooperare per combattere chi mette a rischio la biodiversità.
“Il Governo ora completi finalmente la legge 189/2004, il testo normativo che prevede il carcere per chi maltratta gli animali” ha aggiunto Carla Rocchi. Quella legge è ancora incompleta a causa della mancata approvazione di un importantissimo decreto attuativo previsto dalla stessa norma. “Ci aspettiamo dall’Esecutivo nazionale la stessa decisione con la quale è stato oggi licenziato il testo sugli ecoreati dal Consiglio dei Ministri” ha concluso il Presidente dell’Enpa. (24 aprile)

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Commenti al Post:
Gran_Sasso_web
Gran_Sasso_web il 14/05/07 alle 15:16 via WEB
Un blog davvero interessante, anch'io tra una foto e l'altra cerco di trattare alcune tematiche ambientali, ma sembra che i più passano e vanno avanti, e a fermarsi sulla questione siamo ancora troppo pochi... uniamo le forze!! Se non ti dispiace inserisco il tuo blog tra i miei blog amici per non perderlo di vista in mezzo a questo mare!
 
frickpeace
frickpeace il 25/05/07 alle 21:59 via WEB
Questo è un appello che rivolgiamo a tutti . Chi vi scrive è il comitato Titti Libero,nato a Bonorva (ss) un mese dopo il sequestro di un suo paesano,Giovanni Battista Pinna, da noi chiamato affettuosamente “Titti”, allevatore di 37 anni,rapito il 19 settembre nella sua azienda. Sicuramente molti di voi non ne hanno mai sentito parlare,e questo non ci stupisce affatto,sin da subito il suo caso è passato in secondo piano,sia sui tg sia sui quotidiani,inabissandosi velocemente nel mare di indifferenza che ora lo circonda. Non siamo qui per farvi l’elenco delle cose che non sono mai state dette,sarebbe troppo lungo,anche perchè l’evidenza è sotto gli occhi di tutti,ma troviamo tutto questo ingiusto,è assurdo ci si indigna se qualcuno all’estero rapisce un nostro connazionale,ma se lo si fa nel nostro paese,va bene … fa niente. La libertà è un diritto di tutti! Noi contiamo i mesi,i giorni,e ci sembrano interminabili … Titti conta le ore,i minuti e ogni singolo secondo,mamma mia quanto lunga gli sembrerà l’attesa … Quante voci si sono levate per gridare il proprio sdegno,ma poche le orecchie attente ad ascoltarle,ma ora anche quelle voci si stanno affievolendo,per molti sembrano inutili,nessuno che ascolta,ci dicono:SIAMO SOLI!!! L’opinione pubblica sembra interessata ad altro,per questo ci affidiamo ad internet,a voi ,perché si sappia che in Italia,oltre a calciopoli, e valletopoli,C'E' UN UOMO IN CATENE CHE ASPETTA DI TORNARE LIBERO!!! E’ vero,gli inquirenti tengono il silenzio sulle indagini e sviluppi,con affermazioni al limite del contagocce,l’ultima il 13 maggio fatta dal questore di Nuoro Paglei:”sul sequestro non dico nulla … il rapimento e ancora in corso”,e ci sembra giusto così,questo però non vuol dire mandare in “pensione“ la solidarietà,ora più di prima Titti e la sua famiglia hanno bisogno di sapere,che non sono soli. Per questo vi invitiamo a partecipare all’iniziativa “LENZUOLO VIRTUALE” lanciata poco tempo fa,che potete vedere nel nostro blog e sottoscrivere la petizione di sostegno,adesione ripresa e rilanciata anche da altri blog,… Il nostro blog è questo: http://blog.libero.it/tittilibero/ dove potete visionare le nostre iniziative. Grazie per l'attenzione Comitato Titti Libero.
 
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