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Post N° 43

Post n°43 pubblicato il 07 Marzo 2007 da nature.alive
 

Notizie
Leone africano, il Re in pericolo
Distruzione dell'habitat originario, diminuzione delle prede, caccia e bracconaggio hanno decimato la popolazione del leone in Africa. Sempre più raro incontrarlo fuori dalle aree protette. L'impegno WWF in decine di progetti sul campo
 


Superati gli altipiani Masai, al di là delle "verdi colline" di Ernest Hemingway e delle Chyulu Hills, le montagne vulcaniche più giovani al mondo, ci si imbatte nel regno dei leoni. È qui, a pochi passi dal Kilimanjaro, dalle colate di lava nera chiamate Sheitani e da Nairobi, la chiassosa capitale del Kenya, che sono nate alcune delle più suggestive storie africane, molte delle quali legate proprio al re della Savana.

Storie che rischiano di divenire presto leggende se non sarà disinnescato il pericolo di estinzione che attualmente minaccia il futuro del leone. In dieci anni la popolazione dei leoni africani si è decimata e il numero di esemplari è passato da 100.000 a 23.000. Un dato allarmante se si considera che la metà di quelli tuttora esistenti vive in Parchi e Riserve ed è ormai rarissimo incontrarli al di fuori delle aree protette.

A minacciarne il futuro è principalmente la distruzione dell’habitat originario che ha come conseguenza diretta la diminuzione delle prede a disposizione. Se a questo si aggiunge la crescita della popolazione, il perdurare delle guerre e l’intensificarsi dell’agricoltura, si delinea un quadro preoccupante dove gli ambienti per la vita di questa specie si fanno sempre più frammentati. Nel corso degli anni, poi, è stata perpetrata una caccia indiscriminata (oggi il leone resta il quinto trofeo di caccia più ambito nei safari) che ha portato a una drastica diminuzione del numero di esemplari presenti nella regione.
Guardando più indietro nel tempo, la sua presenza nel corso delle diverse epoche storiche si è andata sempre più assottigliando. Il leone scomparve infatti dall’Europa circa 2000 anni fa e dal Nord-Africa come dall’Asia sud-occidentale intorno al 1850. Oggi nel continente asiatico sopravvive solo in alcune foreste indiane e in non più di 250 esemplari, mentre anche i territori africani a sud del Sahara sembrano non essere più il suo habitat ideale.

Condizioni difficili che hanno portato la IUCN (Unione Mondiale per la Conservazione della Natura) a inserire questa specie nella sua Lista Rossa alla categoria “vulnerabile”. Un ulteriore campanello di allarme che si affianca all’impegno del WWF indirizzato alla sopravvivenza del leone anche attraverso il sostegno alle popolazioni indigene. Queste comunità basano la loro vita sulle risorse naturali. Sostenere il loro modello produttivo ha quindi come conseguenza diretta la salvaguardia del leone stesso. In questo senso il WWF è impegnato in numerosi progetti avviati in diverse regioni africane al fine di tutelare la biodiversità del continente. Coinvolgere gli abitanti del luogo con progetti legati all’ecoturismo, favorire la loro educazione ambientale e attivare una sensibilità verso la salvaguardia della specie e la lotta al bracconaggio, divengono oggi più che mai strumenti preziosi per contrastare il diffondersi di questa vera e propria epidemia.

Contestualmente sono stati avviati progetti scientifici per il monitoraggio della specie da parte di biologi e ricercatori che hanno messo collari identificativi e dato nomi ai leoni. In questo modo saranno seguiti i loro spostamenti, studiate le abitudini e intercettati i bisogni. Il Laikipia Predator Project, ad esempio, analizza proprio la conservazione di quegli animali che entrano in conflitto con le comunità umane. La convivenza tra uomini e leoni è possibile: può essere garantita solo con l’impegno di tutti.


L'impegno WWF per salvare il leone, alcuni dei progetti sul campo in Africa >

Per saperne di più, la sezione dedicata agli animali minacciati nel mondo, clicca su "Grandi felini" >

AIUTACI A SOSTENERE I PROGETTI DI CONSERVAZIONE DEL LEONE IN AFRICA CON UNA DONAZIONE. PUOI FARLO CON SICUREZZA, ANCHE CON CARTA DI CREDITO

 
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Data di creazione: 14/11/2006
 
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