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Abbracci....


Sono 1 dispensatrice di abbracci e chi frequenta abitualmente casa mia ha sicuramente incontrato 1 mio abbraccio  di saluto, sull’uscio di casa o di conforto sul mitico divano arancione o semplicemente di affetto, di gioia, di vicinanza, di solidarieta’, di approvazione….. insomma ci sono infinite occasioni per abbracciare chi ci circonda ed io ho avuto 1 maestra eccezionale per  questa pratica: mia madre. Ricordo di essere stata  accolta dalle sue braccia anche quando ero ormai cosi’ cresciuta da sembrare io la mamma  e viceversa. Smetteva solo quando (spesso) voleva esprimermi la sua disapprovazione. A volte per scherzo accettava di essere lei a sedersi sulle mie gambe  e a farsi accarezzare per poi alzarsi e ricordarmi che era lei la mamma. Credo di dovere a questa pratica familiare la mia sicurezza personale e quell’atteggiamento positivo con qui attraverso il quotidiano e chi lo condivide con me.  Ma pur conoscendo i benefici che mi derivano da questa consuetudine non sapevo che questo tipo di contatto fisico fosse oggetto di studio in piu’ parti del mondo. Sembra che quella sensazione di tenero calore e di benessere diffuso  che si ottiene  stringendo a se  1 altro individuo, abbia 1 incidenza benefica sulla nostra salute:
L’abbraccio è un gesto istintivo, una dimostrazione d’affetto spontanea che porta vantaggi sia fisici che psicologici. Questo gesto è il primo che sperimentiamo quando veniamo al mondo pochi minuti dopo la nascita, è un modo semplice e diretto utilizzato dalla madre per trasmettere al neonato protezione e calore umano. Nell’adulto l’abbraccio diventa una vera e propria terapia come evidenziano alcuni studi scientifici sia in Italia che all’estero. Mentre due persone si abbracciano avviene una specie di sincronizzazione celebrale, i tracciati elettroencefalografici che inizialmente sono diversi divengono via via analoghi fino a sovrapporsi ed armonizzarsi tra loro con ripercussioni positive sul benessere psicofisico delle persone. Un ulteriore studio compiuto a Los Angeles dal dottor Katz metterebbe in evidenza che abbracciarsi rafforza il sistema immunitario, combatte lo stress e lenisce le situazioni di panico. Per ottenere benefici quotidiani dagli abbracci e stimolare le endorfine (gli ormoni del benessere) ne servirebbero dai quattro ai dodici: la dose minima è sufficiente nei momenti tranquilli per mantenere la serenità mentre quella massima è necessaria per contrastare i periodi di stress, tensione o angoscia. Non tutti però sono capaci di far sentire i propri sentimenti tramite il contatto fisico, ecco che in Australia è stata lanciata una particolare iniziativa denominata ‘Free Hugs’ (abbracci liberi): le persone coinvolte si appendono al collo un cartello con questa scritta e si rendono disponibili ad offrire, a chi ne avesse bisogno, un abbraccio caldo e rassicurante. Da questa particolare idea sono cresciuti in tutto il mondo molteplici ‘movimenti degli abbracci’, anche in Italia nel sito www.abbracciliberi.it è possibile seguire le iniziative e vedere e sentire le testimonianze. Abbracci e coccole costano poco e danno risultati straordinari. Una ricerca condotta dall’Università di Birmingham ha evidenziato, studiando un campione di duemila neomamme, che l’aver ricevuto molte visite di parenti e amici nelle due settimane successive al parto avrebbe prodotto una drastica diminuzione delle depressioni post partum.A differenza di mia madre che era prodiga di abbracci  quasi esclusivamente con i parenti  piu’ stretti e con le persone con cui svolgeva il suo volontariato, io sono meno selettiva e mi accorgo che la mia espansivita’ inizialmente lascia un certo sconcerto.  Fortunatamente questa  pratica  crea dipendenza e dopo 1 po sono i miei amici a chiedermi le sedute di………..coccoleterapia!  Buon farmabbraccio e buona salute a tutti!