Semplicemente Io...

Post N° 941


Stringo i denti e vado avanti, come sono sempre stata abituata a fare. Sopporto sperando in tempi migliori, come mi è stato insegnato a comportarmi dalla vita e dall'esempio di chi mi  circonda da anni. Non so se questa che sto usando possa chiamarla forza, se fosse forza sarei combattiva, sentirei dentro un impeto o un'energia propositive, che mi spingerebbero all'azione piuttosto che alla paziente rassegnazione. Invece, sopporto o ignoro tutto ciò che considero negativo. Sopporto ed ignoro tutti quelli che sono sintomi o effetti della fibromialgia, sopporto ed ignoro l'insoddisfazione che provo a fine giornata, sopporto ed ignoro le paranoie che attraversano la mia mente nei momenti meno opportuni e così via. Il punto forse è che non voglio accettare di aver fatto passi indietro, in nessun campo e soprattutto per quel che riguarda la fibromialgia. La mia vittoria più grande è stata quella di esser riuscita ad abbandonare dopo mesi di cura e grandi sforzi, quasi tutti i farmaci senza averne più bisogno ed il solo pensiero che forse adesso avrei di nuovo bisogno di una cura come quelle già fatte mi da noia. Così fingo di non rendermi conto che in realtà alcune delle sensazioni che provo le conosco già e so già a cosa imputarle. Aspettavo con ansia la prossima visita di controllo dal reumatologo (il 13 ottobre, l'ultima volta ci sono stata ad aprile) per parlargli die miei progressi, per dirgli che a giugno, dopo riduzioni graduali come mi aveva consigliato e prescritto, sono finalmente riuscita a fare a meno di tutto, tranne che dei miorilassanti e non voglio invece dovergli dire che da un mesetto sto di nuovo avendo tutti quei sintomi. Da qualche giorno ogni sera, quando mi ritrovo sola sento il bisogno di piangere ma poi soffoco le lacrime, ignoro anche questa voglia. Sono sempre stata troppo severa con me stessa e restia ad accettare le mie fragilità, anzi normalità. Abbattere quell'idea di forza ed imbattibilità che avevo costruito intorno alla mia persona perchè era l'unico modo per sopravvivere non mi è mai riuscito del tutto e non so se mi riuscirà mai. Ma so già che prima o poi crollerò e solo dopo esser crollata potrò rialzarmi ancora... Stasera tornando a casa avevo una gran voglia di trovare qualcuno che mi preparasse con amore un caffè, con due grandi braccia per accogliermi e coccolarmi, con un sorriso che spazzasse via tutto quel freddo che sentivo dentro, con due orecchie pronte ad ascoltare il mio racconto di come fosse andata la giornata, che mi stringesse senza dire una parola... Com è finita? Che mi sono fatta il caffè e me lo sono bevuto