Semplicemente Io...

Post N° 1212


I primi mesi trascorrono sempre accompagnati dall'inconscia speranza che prima o poi ritornino. Poi, improvvisamente, ti rendi conto che non potrai rivederli mai più e senti un tonfo al cuore. Così, tutta quella voglia di farsi trovare in piedi, felici e sorridenti, pian piano svanisce. Sono stata avida di vita, avida di emozioni, avida di sentimenti forti ed ho fatto in modo di appagare ogni mia voglia di gesti, parole e comportamenti che mi facessero sentire viva. Perchè quando vivi esperienze come la malattia e la morte di una persona a te cara, senti forte la voglia di riscattarti da tutto quel dolore e quel grigiore. Perlomeno, a me è successo così. Cominci a pensare sul serio che la vita è una sola e che ci vuole a volte davvero un attimo per perdere tutto e allora cominci a chiederti se sei davvero felice e vai alla spasmodica ricerca di quelle forti emozioni che ti stampino in faccia il sorriso, la gioia, la felicità. Poi quell'avidità chissà dove va a finire. Passa il tempo ed invece di ricordare sempre più quanto sia importante vivere appieno ogni attimo della tua esistenza, cominci a provare quel torpore che ti avvolge sempre più, fino a farti spegnere. Succede, quando capisci che tanto loro non torneranno e che non c'è bisogno di allenarsi alla vita per farsi trovare da loro ancora in piedi, sorridenti e raggianti. Capisci che devi smetterla di aspettarli. Capisci che se devi andare avanti, ridere, vivere e gioire, è per te e non per loro. Ma non è mica così semplice... Finisce che un giorno vorresti comprare l'albero di Natale che non hai mai avuto, addobbarlo con tante belle palline di vetro, tutte colorate, scintillanti e luminose, comprare dei regali da mettere sotto l'albero cantando Jingle Bells ed un altro giorno in cui l'albero vorresti averlo fatto solo per poterlo colpire con rabbia e vederlo cadere, vedere tutte quelle belle e perfette palline di vetro rompersi, tutte insieme. Finisce che un giorno vorresti andare in giro a fare shopping, nei mercatini, nei negozi, in mezzo a tante persone sorridendo a tutti ed un altro giorno vuoi solo startene chiuso in casa incurante del fatto che dicembre sia alle porte. Finisce che un giorno pensi di voler passare la vigilia di Natale con ciò che resta della tua famiglia, con i nipotini che fanno baccano, con il camino a darti calore, ai fornelli con tua sorella e condividendo l'amore per il buon vino con tuo cognato e vedere tuo fratello che gioca con i bambini ma un giorno dopo pensi seriamente di voler passare il Natale completamente sola, a casa, per raccogliere i tuoi cocci senza interferenze. Da mezza matta, ho anche pensato di voler passare il Natale nel reparto di ematologia dell'ospedale, come l'anno scorso, fingendo che mamma sia ancora lì. Non sto male, resisto alla grande all'insania dei miei pensieri, coducendo una vita quasi normale per una 27enne. Sono solo momenti, sono solo fugaci pensieri, sono solo le cose che confesso solo a me stessa... Le fisso nel blog, affinchè un giorno possa rileggermi e pensare che tutto questo sia un lontano passato superato alla grande...