Semplicemente Io...

Il concerto


Forse non avevo, in vita mia, mai ballato come ieri sera. Cominciamo dall'inizio. "Ci sono i Modena City Ramblers e i 99Posse in concerto a Napoli a dicembre" - mi scriveva un'amica qualche giorno fa. Così il mio primo pensiero è stato: "Ci sarò, ad ogni costo." Come non chiamare lui che, un anno e mezzo fa, aveva condiviso con me l'esperienza favolosa dell'assistere per la prima volta ad un concerto dei Modena City Ramblers?. Una notizia la recupero io, un'altra lui, ci teniamo in contatto, ci organizziamo, lui prenderà i biglietti in anticipo, anche se non c'è rischio di non trovarli quella sera stessa, perchè era un modo per obbligarci a prenderci una serata tutta per noi, per ricordarci chi eravamo, cosa ci piaceva davvero e chi ancora siamo e cosa ancora ci piace davvero. Estendo l'invito e c'è chi "una seconda volta me la evito a meno che tu non resti da sola ed in quel caso ti accompagno" e chi "no" e non ricordo il motivo. Poi c'è chi pur non conoscendo il gruppo, per amore del genere, anche se invitata all'ultimo minuto, si aggiunge al duo. Così è cominciato il mio giorno. Il mio concerto è iniziato già nel primo pomeriggio, quando ho fatto in modo di dedicarmi a nient'altro che a me stessa. Ho chiuso tutto il mondo fuori dal mio momento, salvo chi avrebbe condiviso la serata con me e salvo le amiche di sempre, rese partecipi a distanza della mia felicità per aver fatto una cosa a cui tenevo davvero. Mi sento come una bimba che deve andare al luna park. Passano a prendermi alle 20:00, la madre delle mie amiche ci lascia in stazione. Io e tre sorelle l'una così diversa dall'altra. Foto, risate, treno. Una telefonata, lui vuole salutarmi la sera prima di partire per andare oltreoceano. Dice di star male e capisco, dopo la capocciata  (non volontaria), contro il palo della metropolitana, il vero significato della telefonata. "Sto andando ad un concerto, dimmi, cosa volevi dirmi?" Così, l'ospite alquanto indesiderato, avrà forse capito che so essere anche molto egoista, dopo anni di eccessiva disponibilità. Il suo egoismo battuto, per la prima volta dal mio. Arriviamo. Lui ci carica in auto dopo i saluti e le presentazioni di rito. Un anno e mezzo dopo, di nuovo lì. Seduti nell'attesa, rifocillandoci. Aprono il concerto gli A67. Spettacolari. Eccoli, i Modena City Ramblers. La primacanzone: "Contessa". Come non ballarla? Così, abbiamo saltato come matti e come grilli, io e lui, fino a coinvolgere le altre tre, sebbene non conoscessero le canzoni. Poi quel tipo che non si ricordava di me, poi l'altro che mi ha chiesto di accendere, poi l'uomo della mia vita svanito nel nulla. Poi l'atmosfera di festa, l'aria della "grande famiglia". La foto scattata a due fidanzati. Le foto ed i video nostri. Ballare, cantare, emozionarsi. Vederlo così spensierato e coinvolto. Vedermi così spensierata e coinvolta, così felice. Chiudono con "Ninna nanna" e mi viene quasi da piangere. In auto, al ritorno, tante risate. Lasciamo le ragazze, saluti e baci. Poi le nostre interminabili chiacchierate. Rientro a casa e, tra sms inviati e squilli da aspettare che segnalassero il ritorno a casa, mi godo la felicità, la felicità di quegli attimi appena trascorsi.