nautilus4wright

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       Notte profonda,suoni sottilie rughe lievi,come solchi nel cielod’inverno. Improvvisa la pioggia,poche gocce grandi come frutti,freddi come solitudine. Un’enorme foglia trascinal’ombra di un volo tormentatofino a terra, poiin un disegno barocco,si avvolge e ti sfiora, cade e si posa accantoalla tua mano ferita. Le tue braccia sono stanche,provate ed eroiche nella compostezza ed eleganza, la foglia è secca e muta. Senza forza, senza vita,posata dal vento in un ricordoche dura un istante. La liberi dalla gravitàdella sua condizione, sollevandolaancora al cielo, tendendola allapioggia,come medicina che restituisce la vita. Ti accorgi che la fogliaè la tua vita e la pioggia l’amoredi pochi istanti che attraversanoi giorni e che tu raccogli con la pietàpittorica di chi ama dipingereun quadro e donarlo, privandosidel tutto in un gesto di infinita generosità. Guardi la tua foglia e la vediimmersa nella pioggiatravolgente,bagnata di verità…ti commuovi perchénegli occhi hai il cielo,proprio quello che trema nel suo sguardodivinamente rapito dal vostro amore.  Le tue cicatricisono tante e si chiamanovera sofferenza,i tuoi sorrisi sono beffaalla miseria,bagliore di temporale nella notte… ti stringi fortissimo,facendo della tua intimitàun singhiozzo di libertà,poi un abbraccioti scioglie dalla morsae posando un  dito sulla storia,indichi “uno soltanto”solo un bacio,ma speri sianoinfiniti. Fai silenzio mondo ruvido e ottuso,piccolo e geloso,facci sentirele parole di setache ci sfiorano la pelle,che ci attraversano,ascolta il nostro racconto:  Goccia di pioggia,unica nello sconfinatocielo, riposi da un volointerminabile,dal nulla,fino alla voluttà del calice diun fiore delicatissimo. Piangiamo di felicitànel nostro abbraccioe gli diamo il nomedi immenso.