'na votata

'NA VOTATA


Emettono lievi sussurri i sonagli, mentre la mano sapiente accarezza dolcemente il tamburo, disegnando con il palmo dei cerchi sulla sua pelle.Vibra allo scorrere delle dita e m’incanto a guardare quello spettacolo che il fuoco mi offre divertendosi con le mani, di cui vedo solo l’ombra nascoste da quella  gialla pelle di capra stesa su quello che fu un tempo, un setaccio, chiudo gli occhi e forse riesco a sentire l’odore dei campi.La pelle si tende scaldata da quel fuoco, oramai consumato ma ancora capace di illuminare e scaldare il cortile e i volti in attesa.Preparato, quel fuoco, con ogni asse e legnetto trovato dai bambini che in bici corrono per il paese, e i mobili che oramai non servono più, compreso il vecchio comò che ha perso per l’ultima volta la gamba.. si sa, a sant’Antonio bruciare le cose vecchie porta bene.. e il fantoccio di carnevale seduto la in cima alla torre con il suo sorriso beffardo, cucito dalle vecchiette che sembrano uscite da un dagherrotipo trovato in una scatola in soffitta, sedute sulle sedie di legno e paglia.Da quella torre che ora è cenere il fantoccio vola in ogni granello scintillante e sorride al tamburo che oramai è pronto.Carnevale gli da il da il permesso di iniziare.Un  volto abbronzato, ma dal sole dei campi, il sorriso caldo mostra i suoi pochi denti, il tamburo tace, la sua voce roca vibra sulla nostra pelle.Nel cerchio gli occhi scrutano gli sguardi che si incrociano, si evitano, si prendono in giro.Incontro alla fine quegli occhi scuri e grandi che mi osservano, cercano di capire, neanche una parola, non servono le parole, è il mio compagno,  lo so.E sarà il mio amante, almeno nel gioco in cui stiamo per perderci.Finisce la “fronna” e inizia a vibrare il tamburo, percosso a ritmo incessante e i nastri colorati ondeggiano sfidando il fuoco.Sotto la lunga gonna nera, i piedi scalzi sono dolenti ma non sanno fermarsi, non possono fermarsi!Non sei tu a decidere, è il tamburo che ti comanda. Il sudore scivola lungo la schiena, il nostro respiro è pesante. Ti guardo sorridendo, ti voglio lo sai, mi avvicino, ti cerco, siamo vicini, i nostri respiri si mescolano, ma poi girando ti sfuggo, fa parte del gioco.Eccoci dentro al gioco.Soli,Stegati.Soli,Rapiti dal ritmo che incalza trascinando il corpo e la mente in un mondo che non è, ma che sento in me e mi accorgo che…… non è solo un giocoE’ parte di me e devo ballare, volare in quel fuoco che arde e....mi brucia dentro.. quel fuoco!La terra umida non è più sotto i piedi nudi, scorre nelle vene.Ti guardo, ti sento, mi seduci e lo sai, sconosciuto amante ma.. “ ‘na votata”  e il tuo odore che neanche conoscevo ha invaso il mio essere