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NORMODOTATI....CHI NOI?


Dal sito della repubblica:
ROMA - E' giusto coronare un sogno, sfondare un muro e farlo correre con i normodotati? Oppure l'atleta sudafricano Oscar Pistorius è già oltre i normodotati e le due protesi metalliche che gli permettono di scendere in pista restituiscono (senza fare fatica) una spinta superiore a quella di un atleta normale e, come dicono i tecnici, potrebbero portarlo facilmente al record mondiale sugli 800 metri o su qualunque gara più lunga dei 400 che già corre con straordinari risultati? Se Pistorius voleva mettere al centro dell'attenzione il problema degli atleti paralimpici, il risultato è già acquisito. Se invece, del tutto legittimamente, ritiene di avere il diritto di gareggiare a mondiali e Olimpiadi insieme a tutti gli altri, dovrà ottenere il limite previsto (45"95) e attendere che qualcuno decida se le sue protesi lo aiutano "troppo" o soltanto quanto è giusto, considerando l'handicap che lo affligge. Un handicap pesante che il ragazzone sudafricano si porta dietro da quando aveva un anno. Nato (il 22 novembre 1986, a Pretoria, in Sud Africa) non aveva i peroni a causa di una malformazione congenita. A undici mesi, per evitargli una vita sulla sedia a rotelle, medici e genitori decisero per l'amputazione. Il resto l'ha fatto il suo coraggio e la sua ammirevole voglia di vivere e di primeggiare. La tecnologia l'ha aiutato donandogli due gambe di materiale plastico(quelle che usa tutti i giorni per camminare) che gli danno un'andatura quasi normale e due protesi "da corsa" straordinariamente efficienti. Da lì in poi, il giovane Oscar ha fatto tanta strada fino a porre al mondo il suo problema: "Vorrei correre con i normodotati perché sono in grado di andare veloce come loro". In patria, nelle gare nazionali, è già stato accontentato ed è arrivato (sempre sui 400 piani) a un personale di 46"34. Poi, l'altra sera, all'Olimpico, la partecipazione al Golden Gala cui è seguita questa sera la gara di Sheffield, nella quale ha fatto registrare il tempo di 47"65 ma è stato poi squalificato per invasione di corsia. Di inviti ce ne saranno altri. La prudentissima Iaaf, sperando forse che non riesca, prima o poi, a fare il minimo, non si pronuncia sulla sua presenza ai mondiali di Osaka che scattano il 25 agosto. Quanto alle Olimpiadi ci sono già dei "no" ufficiali e molti "sì" di un'opinione pubblica che lo vorrebbe a Pechino a cui si cominciano a unire petizioni e appelli (come quello del leader Udc, Pier Ferdinando Casini). Sulla questione, che appassiona anche chi non s'intende di atletica leggera, apriamo un sondaggio che, tra il sì e il no, prova a inserire una "terza via", che apra alla partecipazione di Pistorius alle gare internazionali di atletica (e, magari anche a mondiali e Olimpiadi) con uno status speciale di perenne invitato che non corre per le medaglie ma per la gioia di esserci. E se Dio o chi per se gli avesse dato due gambe senza euguali al mondo, così veloci da non avere rivale invece che una malformazione congenita che avrebbe tolto la voglia di combattere a molti sarebbe stato comunque un diversamente abile?Progettare senza barriere architettoniche è giusto, ma è giusto dividere il mondo in normodotati e diversamente abili?E voi cosa ne pensate?