'na votata

il terzo tempo


“dai andiamo a ballare!” Mi dice Lui dirigendosi verso il cerchio. Non vedo nulla ma il suono è inconfondibile, è l’avvocata “tu la sai ballare?”. “No” Fa lui, “però se mi dici cosa devo fare…”                           A Materdomini si aspetta ballando l’alba per festeggiare la festa dell'Assunzione in cielo della Madonna, e mentre tutte le persone normali se ne stanno sulle spiagge a farsi gavettoni il popolo delle tammurriate balla sul sagrato della chiesa a Nocera.
Forse non è la più bella ma è stata la mia prima festa il 14 agosto del 2005...la scena si ripete…i ruoli si invertono..Aldo mi chiede “vuoi ballare? Però è un’avvocata, la sai fare?” lo guardo stranita.. “..ora ti spiego” gli dico , “è una lotta ti studio ti osservo, poi attacco, tu fuggi o al contrario, sei tu ad attaccare”...una voce, tamburi, null’altro è ammesso a scandire i tempi di questa lotta, del ballo dell’avvocata Mi segue mi scruta e mai si fa acchiappare...scivola via sotto al naso ti giri è li che già ti attacca…la votata nel cerchio da soli...gli altri a guardare…faccia a faccia io e te ma lui subentra e tu cedi il passo…mi ruba e tu mi lasci andare. E’ alto possente impettito…mi guarda, mi osserva. Perdonami se poi te lo dico ma con lui è un altro mondo, pacato serio, non ha il gioco negli occhi, la sfida è reale, si muove poco…poi attacca, assale non c’è tregua neanche quando è fermo, solo per come ti guarda sai che è nel suo sangue e dio lo so, mi sono incantata su all’avvocata a vederlo ballare. Potevate esser nudi…mi dice Davide…nessuno se ne sarebbe accorto…era un incanto vedervi ballare. Non l’ho più incontrato da allora quell’uomo che m’ha un po’ rapito...un po’ sei contento Stellina…ammettilo dai!
La nostra prima avvocata, dalla paranza di Maiori siamo stati battezzati! meglio di così non potevamo sperare. Ed ora ogni volta, quando la sentiamo non so chi dei due prende l’altro per mano e corre nel cerchio a ballare… E quando ti guardo, ti sfuggo ho un po’ di paura...che di li a poco mi ritroverò a terra perché non ti ho saputo evitare…però più ti guardo e più penso che tra tutte questa è per te la più congeniale…schivi, placchi, è il tuo campo di gioco, è una lotta leale.
Finita la musica, la lotta è li nel cerchio che rimane...ti ricorda qualcosa? mi abbracci…mi sollevi ad un metro da terra...due birre e..cin cin…c’è un terzo tempo da giocare!