'na votata

Santu Paulu miu de le tarante pizzica le caruse a mienzu l’anche!


chi è stato in salento non può che esserne rimasto affascinato.c'è un mito in salento di cui chi più chi meno, abbiamo sentito parlare.il mito della taranta.che certo non è il festival di Melpignano.di cui un concertone ruba il nome ad un rito antico di secoli.Ma è qualcosa che accade lontano nel tempo, lontano, nei campi di una terra arsa dal sole.Un morso e il veleno inizia a circolare, il morso della tarantola.lassatila ballà che è tatantata....ma non è un ballo...movimenti sconnessi al ritmo incessante del tamburo fino a perdere i sensi,fino a cadere a terra sfiniteo fino a morire.depressione di donne frustrate,imprigionate in una vita che non concede loro nullain un caldo sud dove il marito talvolta è il padrone...suggestione?o forse follia collettivaindemoniate...forsedal 1300 ancor oggi se ne parlagli antopologi studianole vecchiette vestite di nero sedute sull'uscio della loro casa....raccontanoil 29 giugno Santu Paulu meu de Galatinafamme 'na grazia a mia, famme 'na grazia a mia, famme 'na grazia a mia stammatina...la processione di tarantate giungeva a Galatina da ogni parte del salento,per chiedere grazia...per trovare pace.nei due video riportati, un documentatio sul mito della taranta.la voce narrante è di Salvatore Quasimodo.