SEI IL MIO ANGELO

Post N° 559


La Notte è tornata.Una cascata metallica lacera i miei sogni, si placa mentre il risveglio comincia a rincorrersi nella stanza piena d’echi sordi.Le stelle ammiccano compatte dove il muggito lucido della notte domina ancora il silenzio.La marea d’ombra si gonfia lentamente sulla città, s’infiltra nei viali e sommerge uno dopo l’altro i grandi palazzi già addormentati.Regna ovunque l’oscuro.Uno di quei mutismi terrestri nei quali ancora bisbiglia la vita, come qualcosa di totale e inatteso.Senza incrinature, senza peso, senza speranza, compiuto da sé.Un oblio etereo per fare urlare a brandelli l’angoscia.L’architettura di una vita, dove spazio ed epoca non sono altro che parole beffarde, svanite nell’inflessibile nulla.Così, per un tempo incommensurabile rimango immersa nell’integrale e puro silenzio, un inconcepibile parossismo di mortale immobilità.Un'insieme di frammenti si getta nella profondità dei ricordi, travagliati da rombi furiosi che si scavalcano sul mio sincrono respiro.Ancora, un soffio invisibile percorre lo spazio con vibrazioni d’onde sempre più ravvicinate, sempre più ardite.La reale corrente di un legame profondo, eterno.Cera duttile, non modellata.Inodore.Di nuovo, la notte.Greggi di stelle fuggono dinnanzi al lento schiarire della mia ellisse.Lo sbocciare di disaccordi che di volta in volta appassiscono per rifiorire in arcana bellezza.Le ondulazioni marine, le arpe di luce infinitamente alte che dondolano nelle voragini celesti.Per un solo istante, fragile e misterioso, rivedo i suoi occhi.Nella profondità del cielo scivolano brillanti uncini d’oro.Tra noi si snodano confusi ammaraggi:siamo simili a pesci meravigliosi che si tuffano nel vuoto, rapido e glaciale, aguzzando il filo delle alte creste e staccando al volo lampi vetrificati che precipitano nel dirupo, tintinnando.Le porpore delicate della metamorfosi colorano i nostri animi.Nubi d’inchiostro si aprono a ventaglio.Il vento ubriaco schiocca la sua frusta e gli spostamenti d'aria ci avvicinano.Uno due, tre, mille tracce di un ghirigoro fantastico sull'anima.Poi, di colpo, una macchia indecisa sul cuore.Incolore.Di nuovo, la notte.E la visione svanisce.Tutto è miraggio, menzogna, illusione?La nostra indole che s’invola negli aridi deserti scarnificati e non riflette più le sfumature stabili della coscienza.La cerchia delle grandi emozioni gira in branco intorno alla fragile carovana dei nostri geni innamorati.Quaggiù i demoni adesso tacciono.Si sono aggirati in bande crudeli, sghignazzando ad ogni nostro sussulto e gesto liberatorio.Una delle debolezze è il terrore spalmato attraverso il labirinto delle incomprensioni, quei colatoi sonori che accendono le pareti riarse del desiderio disatteso.Non ci siamo legati per l’essenza, ma solo per pura apparenza.Appollaiati a novanta gradi d’inclinazione e guardare sotto, sulla nicchia del cuore.Massa fluida.Insapore.Di nuovo, la Notte.Gli angeli come te  percorrono senza ostacoli il paesaggio, si legano ad intimi particolari, superano gli abissi e volano in alto, lassù, liberati dalle contingenze.Dimenticare corpo e pensieri in contemplazione di una bellezza angelicale.L’alba arriverà, dolce, anticipata da un’aria cantante e  fluida. Soffieranno dalle grandi alture intrise di rugiada, dai torrenti audaci, dalle rocce lavate dai venti notturni.Dai mari pieni di saggezza e da tutte le cose semplici che a testa alta, con orgoglio, seguono il loro destino.Una brezza leggera mi accarezza il viso, l’universo si frammenta all’infinito e risveglia l’interesse per mille particolari nuovi e inattesi.Tornerò a barattare la luce con l’asfalto, i cieli alati con il fango delle strade, il puro cristallo del silenzio con la confusione incoerente della città e mi riempirò le tasche di monete false d’abitudini e opinioni da reinventare.Ma tornerà di nuovo, la Notte.Per cavalcare ancora, senza sgomento, sulle ali di un sogno, per volare lassù oltre le nuvole con te al mio fianco, nella notte, bello come il sole...