SEI IL MIO ANGELO

Post N° 588


La sua morte e la mia vita
La morte è qualcosa di paradossale:pur essendo uno dei momenti più significativi nella vita di una persona, perché la conclude e perché intorno ad essa il pensiero ha elaborato riflessioni e rappresentazioni a non finire, non è traducibile in alcuna esperienza.Il dolore per la morte di una persona cara è sempre proporzionale ai sentimenti che si provavano per quella persona in vita e spesso quei sentimenti sono così forti da non farci accettare la morte stessa...rifiutare istintivamente che la morte di quella persona sia un fatto possibile....credere che sia irreale.Altri motivi sono più astratti:ci chiediamo che senso abbia la morte di un bambino, la morte di un adulto che dalla vita non ha ottenuto che dolori...Si è portati spesso a pensare alla morte come il momento culminante della vita ma crediamo che avvenga in vecchiaia, invece sentiamo sempre più spesso parlare di omicidi, di incidenti di qualsiasi tipo, di malattie assurde senza cura...e questo pultroppo ci da modo di riflettere sul fatto che non c'è modo di stabilire a priori quando avverrà la transizione da una forma di vita a un'altra.Il problema vero infatti non è tanto quello di sapere il momento esatto, perchè la morte è comunque un fatto naturale, quanto piuttosto quello di attrezzarsi per affrontare quel momento e il dolore che esso comporta in maniera adeguata.Ma per nostra sfortuna non ci è dato di sapere...e questo porta ognuno di noi a reagire in maniere diverse al dolore della morte...Io non sò bene come sto affrontando questa cosa perchè realmente forse non ne sono consapevole al 100%...Ci sono momenti che la rabbia supera ogni altro tipo di pensiero.A volte vorrei spaccare il mondo, altre volte invece non vorrei esistere neppure io...Elaborare un lutto come quello che è toccato a me non è semplice...Ho visto morire mio marito in un istante e tutto ad un tratto non esisteva più nulla...Quel maledetto giorno anche una parte di me è morta con lui.Ci ero cresciuta assieme e mi ero sposata solo 9 mesi prima...Quanti sogni...Quanti progetti...e poi ad un tratto mi è caduto il mondo addosso a soli 22 anni...Vivevo in un piccolo paesino è ho sempre visto morire la gente di vecchiaia...quella della morte di Andrea è stata per me una realtà folle da concepire, da razionalizzare...Oggi dopo più di  un anno dalla sua morte, anzi esattamente un anno un mese e undici giorni, è ancora diffile da accettare questa condizione...Sicuramente la Marianna di una volta non esiste più perchè al suo posto adesso c'è una persona diversa dentro e che guarda il mondo con occhi diversi.Quella moto era la sua vita ed è stata la sua morte...Li sull'asfalto senza neppure accorgersi di stare morendo...Quando penso a questo mi si chiude lo stomaco e, mi assale un forte senso d'angoscia, quando mi chiedo:"Chissà qual'è l'ultima cosa che ha pensato?"...nessuno potrà mai rispondere a questa domanda...Sono tante le cose in questo mondo alle quali non si può dare una risposta ma il ricordo di chi abbiamo amato ci dà la forza per affrontare quella che, per chi subisce una perdita così grave, sarà una nuova vita...una vita sicuramente diversa...una vita che verrà guardata da occhi diversi e per chi crede e ha fede, con la speranza di rincontarsi un giorno in un posto migliore...Io non credevo in Dio, non ci ho mai creduto, e a maggior ragione non ci credevo dopo quell'incidente...Non capivo come Dio avesse potuto permettere una cosa del genere...Poi però ho iniziato a pregare perchè quando nessuno ti riesce a dare risposte devi per forza aggrapparti a qualcosa per poter andare avanti e fartene una ragione...Sò che Andrea e lì da qualche parte e mi osserva, mi guida, mi protegge e mi ama ancora ed io continuerò a ricambiare quell'amore che ci siamo giurati sposandoci in eterno...Odio infatti sentirmi dire "ah, ma ancora sei giovane e puoi rifarti una vita, risposarti..."La mia è una promessa, una specia di giuramento...l'unico uomo della mia vita è stato è sarà per sempre Andrea...perchè sò che se dovessi venir meno a questa promessa non riuscirei ad amare nessuno come ho amato sin da bambina lui...e non sarebbe corretto sia nei suoi confronti sia nei confronti della nuova persona che avrei accanto...Di questo ne sono veramente convinta...La mia vita è davvero cambiata, ho sulle spalle il peso di situazioni davvero difficili causate dalla perdita di mio marito...situazioni in cui poche ragazze ventiduenni si trovano...Pur avendo 22 anni  non vivo da ragazza ventiduenne perchè la vita plasma ognuno di noi in maniera diversa in modo tale da assegnarci un cammino che potrà incrociare il cammino di qualcun'altro, potrà essergli parallelo, ma mai sarà uguale...Sto imparando ad accettare questa condizione e ogni nuovo giorno che comincia per me è una dura battaglia e devo combatterla non per me stessa ma per il mio Andrea che non c'è più ...