Il Peperoncino

Il Cedro di Calabria:tra gli agrumi un perfetto sconosciuto


Il Cedro di Calabria appartiene alla famiglia degli agrumi ed è originario delle Indie orientali.L’albero è di piccole dimensioni, molto delicato, ha una corteccia rugosa e piena di ghiandole oleifere, mentre il frutto somiglia ad un grosso limone giallo, raggiunge la lunghezza di 20 cm, ha una buccia spessa e liscia, con un profumo intenso e una polpa di dimensioni ridottissime, che la rende adatta alla canditura che avviene, previa salamoiatura in botti di castagno ripiene di acqua marina.La coltivazione della pianta del cedro di Calabria è stata diffusa dal popolo ebraico e portata in Italia tra il III e il II sec. a.c.. dagli ebrei ellenici che si stanziarono nel meridione, soprattutto presso le città della Magna Grecia, quali Metaponto, Posidonia, Sibari e Laos, l’attuale Marcellina.Nel Rinascimento, nell’età barocca e nei memorialisti del secolo dei lumi, ha destato sempre interesse, guadagnando ampi riconoscimenti e finissime citazioni, fino agli artisti romantici e al D’Annunzio che, lodandolo, considerarono il cedro di Calabria frutto unico e mistico.Nel corso del tempo, la coltivazione ha dato i maggiori frutti nella zona oggi denominata “Riviera dei Cedri” compresa tra Tortora e Cetraro. A pochi chilometri nel territorio di Santa Maria del Cedro, vi sono numerose cedriere che producono la qualità ritenuta migliore da coloro che la commercializzano.Il Cedro di Calabria ha trovato ampio impiego nell’ambito fitofarmaceutico, medico, fitocosmetico, liquoristico, dolciario-alimentare, e nella gelateria artigianale.Utilizzato per ricette semplici o complicate, può entrare in un posto d’evasione, dove i piaceri della gola si associano alle raffinatezze dell’intelligenza, come pure in una dieta strettamente vegetariana, quando nell’arsura estiva per reintegrare i sali, sono necessari gli agrumi, così ricchi di potassio con tante fibre e niente grassi. Il cedro di Calabria può entrare, ancora, di concerto, in una dieta mediterranea, volta a prevenire molte malattie degenerative della nostra epoca, quali l’obesità, il diabete, l’arteriosclerosi e lo stress.Utilizzato, ancora, come pregevole candito, piuttosto che come aroma per creme o dissetanti bevande, nel tempo è riuscito ad inserirsi in tante, particolari ricette, dai primi ai secondi, sia di carne che di pesce. Oggi punto d’eccellenza è la produzione dell’olio extravergine di oliva aromatizzato al cedro, il Cedrolio
, nato dalla macinazione di olive verdi e cedri freschi tagliati a piccoli pezzi; ottimo per condire a crudo piatti freddi, insalate, secondi di pesce e carne arrosto.