Nuvole di scrittura

Solo le donne invidiano così le "altre"...


 Riecheggia ancor nella mia mentela tua risata falsa e un po' sbracatache a forza richiamava l'attenzionedi chi ci stava intorno.M'affascinavi. Eri il mio contrarioma avevi un cobraacciambellato dentro il cuore.Sorridendo tentavo di placarei tuoi folli momenti di furorequando, schiumando rabbia, tu inveivicontro quel mondo che ti rifiutava e non ti dava amore.No. Non m'accorgevo che ti dilaniaviper il tuo essere da me così diversa.Diversa io pensavo, ma non peggiore.Alfine il viscido serpente s'è destato spruzzando l'avvelenata sua cicuta sul mio esser donna un po' silente e schivasul mio vestir di veli, scialli antichie arabescate scarpe senza tacco.Poca cosa l 'amicizia tuache nascondeva il sordo tuo rancorecon una tenerezza che non c'era e indossando per me nel quotidianouna sorridente bugiarda maschera di cera.Abiurando la tua , volevi la mia di vitama perdente come sei sempre statahai barato in quel gioco al massacro senza finemorsa dal tuo stesso serpente tentatore.Nell'accecato e furioso suo colpireil cobra non t'ha riconosciuta e t'ha azzannatascoprendo sotto la maschera che rideuna bocca sghimbescia come una ferita rossa messa ad asciugaresul viso tuo grottesco. Da dimenticare.