Nuvole di scrittura

Aprile a New York


 Nella maturità l’infanzia può tornare tra  grattacieli che spannano nubi e renella che più non scivola in clessidra.Al Boat House Café del Central Park,erba spruzzata del verde magenta friniva versi ispirati di Barbara Guest.Sull’Empire State Building,l’anima s’intorpidiva d’acmee il cuore  mutava  stagione.Ad Harlem,jazzisti neri bruciavano musicacon  note di sapienze impossibili.Al Guggenheim Museum,Kandinsky, Picasso, Chagall,Monet, Modigliani, Kleehanno colorato l’enigma del mio andare.In notturne  ciclopiche Music HallJoe Cocker (nella mia cuffia)  arrochivaYou can Leave Your Hat on. Gambe emozionate mimavanola sua fisica intensità.   Nella  sacralità marmorea   di  St. Patrick’s  Cathedral, ho implorato il Dio delle madri di richiamarmi dal futuro,per rivivere  i giorni bloccati  di quell’Aprile e di quella Pasqua. Con te, figlio.