Vagheggiare di te mi quieta.Canta la sabbia la rochità del maree mitiga gli spasimi del mio grembo. Il corpo rinviene ossee postureschiacciate nell’abbandono dell’ioe svelo schegge di cielo nei tuoi occhifenditure d’inesplorati pensieri.Seme che mi sei fiorito dentrosubito raccolto dall’angelo Jelielnuvola cosmica in transitodrogato miraggio, velo di pollinenel quale poter morire ogni Lunae rinascere ogni Sole, per ritrovare te.Sconosciuto bambino mio. Mai nato.La presente Poe è nata dopo la mia lettura del Post ‘
’Primo colloquio di Strega con la morte’’di StregaM0rgause