Nel mistero rarefattodell’aranceto in fioredue ragazzi si sfiorano la pelle.Molle è la carezza loroonda marina a mezza serache la renella bacia e si ritiralasciando appena l’orma ineffabile d’un sogno.Negli sguardi ammaliatialtro non vi è che l’Altroprofumi afrodisiaci, spasmi nel ventree libellule arancioni nelle vene.L’amplesso è lancinantee il Vento che l’arsura avvertedi chador arabescati li ricopreperché possano officiarel’appassionato culto dell’amore.Nella notte senza tempoloro soli udrannofra lo stormire lieve delle foglieil suono raro d’ un violino antico.