Nuvole di scrittura

L'OBLIO DELL'ALTRO


 Lasciati soli, i Vecchi vanno alla derivazattere marcite senza più timone.Ghiaccio nelle vene, bruma nella mentebianco sudario di cellule sdrucite che più non  partoriscono pensieri.Cenci disfatti s’una panchina al parcoi Vecchi bramano tepore  umettandosi  i calzoni con le loro urine. Spenzola la testa in cerca di ricordi.Flash d’una veste chiarauna fragranza alla lavandacarezza lieve sull’avvizzita pellee lo spettro della donna amata rinnova loro il cuore.  E’ solo un guizzo, poi l’opaco li sommerge smorzando  ogni barlume. Con gli occhi acquosi d’un animo bambinoi Vecchi fissano smarriti l’ossuta Signoramentre balla sfrenata e indifferentel’usurato walzer dell’andare. P.S.: la presente Poe è stata inserita  nel blog di Strega Morgause (Grazie Enri)          come facente parte del  mio commento al tema  lanciato con il  Post:        ‘’ ha un senso vivere a lungo?’’