Nel monocorde walzer dei giorni di ieri ho bucato foglie di mango e papayaingoiato incensi da falsi aspersorie simulato nella stanza dei sospiri. L’acciaio m’ha sostato in terra d’Orientesmania d’avvertire sulla pelleil soffio bollente del magico cerchio che m’avrebbe accesa. Era solo illusione la ricerca.La verità ormeggia ancora tra pallidi lichenie il mio corpo mai ha cessato di tremare.