Sogno di una notte di mezza estate
mi trovavo in un posto sconosciuto, spaventata...ero stata rapita da 3 uomini. Io però ne ricordo solo uno: il mio carceriere.
Lui tentava di tenermi in soggezione perchè lo sfidavo...mi prese con rudezza e mi baciò con violenza... ma io non mi spaventai, perchè nel suo gesto mancava la cattiveria e anzi, lo baciai io...con tenerezza prima e poi con passione. Lui allora mi guardò con amore...intimidito da me e rosso in viso. Poi mi aiutò a fuggire
Era uno strano sogno.... quel bacio però io l'ho vissuto realmente. Da quel momento ho cercato quell'uomo, completamente diverso da quanto fino allora avevo voluto, ma sapevo di doverlo incontrare e di desiderarlo
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Post n°51 pubblicato il 13 Giugno 2010 da Sallysonoio
Nel giro di dieci giorni due funerali qui, nella via dove abito. Il mio vicino di casa che abitava proprio di fronte a me...l'avevo assistito ultimamente, nel periodo di Natale dello scorso anno; viveva solo dopo che la moglie già da dieci anni l'aveva preceduto dall'altra parte della riva...ricordo bene che mi diceva di essere stanco. In quella frase "sapessi come sono stanco" capivo che era ormai finito il suo tempo e che lui di tempo non ne voleva più. Negli ultimi giorni era stato ricoverato e avevo promesso alla figlia che sarei andata a trovarlo in ospedale la settimana successiva. Lunedì 31 maggio ero indecisa se andare o no in ospedale durante la pausa pranzo o dopo il lavoro... mentre tornavo a casa sapevo che dovevo fare qualcosa ma mi sfuggiva cosa. Arrivata a casa mi informarono che il nostro vicino era morto. Non ho dato retta all'impulso che avevo avuto di andare durante la pausa...devo sempre dar retta ai miei impulsi, devo imparare questa lezione! Oggi un'altra vicina di casa è spirata in ospedale improvvisamente, in seguito ad un incidente domestico...una donna piena di vita anche se di una certa età, mai avrei pensato potesse andarsene così ... rimane suo figlio, solo; era il ragazzino che mi faceva un sacco di dispetti a scuola, era nei banchi in ultima fila. E credo in questo momento sia davvero diperato. Non sono parenti ma sono persone che ho visto per anni, fanno parte della mia vita e della mia storia, sono vicini di casa e vicini di vita, la loro scomparsa è come un riflettore che si spegne mentre io passo su questa via... Oggi pensavo a come la vita è straordinaria, nella casa di fronte, dove si è appena spento un riflettore, si sentiva il vociare gioioso intorno all'ultimo arrivato, un piccolo che forse non ha ancora un mese... uno se ne è andato ma uno nuovo è arrivato... La vita è davvero adesso, è adesso che viviamo e non sappiamo proprio niente del domani. |
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Mi ha sempre fatto riflettere quasta negazione dell'individualità, questo appartenere ad un sistema di cui siamo cellule che possono essere sostituite.
Anche io avrei mille esempi, oggi mi hanno comunicato che è morta la mia maestra delle elementari, ma credo che si inizia a prendere coscienza della morte quando se ne va una persona che in qualche modo ha fatto parte della nostra quotidianità.
Avevo sette anni quando in un incidente stradale è morta una vicina di casa e non riuscivo a pensare che non ci fosse più perchè nella mia mente era ancora estremamente viva. Vivendo poi in un quartiere di vecchi ho visto la morte sovente, ma era una figura buona, che accoglieva serenamente e non la morte nera e secca della "preghiera della buona morte", che si recitava dai salesiani.