AMORE E ARTE

L'AMORE


Giuliana è grassa. E’ la prima cosa che si nota di lei ed è anche l’unica che la maggior parte della gente vede in lei. Non si può non notarlo, la gente per strada si volta a guardarla. Cammina con il suo metro e settanta di altezza e la sua gigantesca stazza che la fanno assomigliare ad un’attempata matrona mentre ha poco più di trent’anni. Enzo non è bello, non sa neppure cosa voglia dire essere belli o brutti. Enzo è cieco dalla nascita. Il destino li ha fatti incontrare. La gente per strada si volta a guardarli. La donna cannone ed il cieco, fenomeni da baraccone in un mondo fatto di bella gente e lustrini. La madre di Giuliana è morta proprio nel momento in cui questo amore stava sbocciando. Giuliana la stringeva fra le braccia quando con un rivolo di sangue che le scendeva dalla bocca ha esalato il suo ultimo respiro. Suo padre è un padre padrone, quando ha saputo di Enzo l’ha cacciata di casa. Suo fratello e sua sorella l’hanno ripudiata. All’asilo le maestre hanno ricevuto l’ordine di non lasciarle vedere suo nipote Andrea. La piccola Maria Grazia, che porta il nome della nonna prematuramente scomparsa, Giuliana non l’ha mai vista.
Giuliana ed Enzo si sono sposati una domenica d’agosto e quel giorno lei era bellissima. Due anni dopo è nata Elisa. Elisa ha pochi anni e conduce suo padre per la strada. Enzo si avvicina a Giuliana e le accarezza il volto. Io li guardo e mi si stringe il cuore. Io li guardo e mi dico: allora Dio esiste.