Oh Gesu'...Gesù...", si disperava tra lacrime e singhiozzi la tenera Maria. Il dolore doveva essere così intenso, da farle sussultare il petto con frequenza. Lei...così minuta, composta e riservata, mai e poi mai, si poteva aspettare da se stessa, una reazione così scomposta e per giunta sulla pubblica via. Maria, quasi sessantenne, vedova, viveva, con il supporto di una pensione minima, in un basso di un quartiere popolare...il classico bilocale multiuso, con servizio, che divideva con i figli Luca e Mariangela, entrambi diplomati, entrambi disoccupati di lungo corso. Si..., due bravi ragazzi, ma entrambi avevano superato, seppur di poco, la trentina. Avevano bussato, invano, per anni, a tutte le porte, elemosinando un lavoro, una piccola dignità, una dimensione quasi umana che, ironia della sorte è riportata come un diritto nella nostra costituzione repubblicana. Purtuttavia si erano adattati a piccoli lavori saltuari, retribuiti miseramente, ma tutte occasioni che duravano pochi giorni e poi più nulla, respingendo, questo si, con dignità, offerte per lavori illegali, legati alla malavita organizzata. Avevano abbandonato anche da tempo, il desiderio, la prospettiva di una propria vita sentimentale, per assenza totale di...risorse. Una vita di frustrazioni, rinunce, offese ed umiliazioni, sino a quando Luca non ha retto più. Era salito su, nel terrazzo condominiale e senza pensarci due volte, si era buttato giù. La povera Maria, aveva sentito il tonfo sordo e si era precipitata fuori di casa, quasi come se presagisse...Luca, riverso a pancia in giù, era disteso su una piccola chiazza di sangue e un flebile respiro alimentava ancora una speranza di vita. "Oh Gesù...Gesù..." si disperava Maria, mentre un ambulanza l'aveva prontamente soccorso e portato in ospedale, nel tentativo di strapparlo alla morte. Luca, 32 anni, l'infamia di terrone, sconta la colpa dei suoi natali, in terra di miseria e povertà, dove disperazione e precarietà sono compagne usuali e ineludibili.
Il coraggio della paura
Oh Gesu'...Gesù...", si disperava tra lacrime e singhiozzi la tenera Maria. Il dolore doveva essere così intenso, da farle sussultare il petto con frequenza. Lei...così minuta, composta e riservata, mai e poi mai, si poteva aspettare da se stessa, una reazione così scomposta e per giunta sulla pubblica via. Maria, quasi sessantenne, vedova, viveva, con il supporto di una pensione minima, in un basso di un quartiere popolare...il classico bilocale multiuso, con servizio, che divideva con i figli Luca e Mariangela, entrambi diplomati, entrambi disoccupati di lungo corso. Si..., due bravi ragazzi, ma entrambi avevano superato, seppur di poco, la trentina. Avevano bussato, invano, per anni, a tutte le porte, elemosinando un lavoro, una piccola dignità, una dimensione quasi umana che, ironia della sorte è riportata come un diritto nella nostra costituzione repubblicana. Purtuttavia si erano adattati a piccoli lavori saltuari, retribuiti miseramente, ma tutte occasioni che duravano pochi giorni e poi più nulla, respingendo, questo si, con dignità, offerte per lavori illegali, legati alla malavita organizzata. Avevano abbandonato anche da tempo, il desiderio, la prospettiva di una propria vita sentimentale, per assenza totale di...risorse. Una vita di frustrazioni, rinunce, offese ed umiliazioni, sino a quando Luca non ha retto più. Era salito su, nel terrazzo condominiale e senza pensarci due volte, si era buttato giù. La povera Maria, aveva sentito il tonfo sordo e si era precipitata fuori di casa, quasi come se presagisse...Luca, riverso a pancia in giù, era disteso su una piccola chiazza di sangue e un flebile respiro alimentava ancora una speranza di vita. "Oh Gesù...Gesù..." si disperava Maria, mentre un ambulanza l'aveva prontamente soccorso e portato in ospedale, nel tentativo di strapparlo alla morte. Luca, 32 anni, l'infamia di terrone, sconta la colpa dei suoi natali, in terra di miseria e povertà, dove disperazione e precarietà sono compagne usuali e ineludibili.
