CREPUSCOLARE MA…

C'era una volta....


C'era una volta...(...e forse c'è ancora e ci sarà in futuro) un bambino che non voleva affatto crescere...diventare adulto..Aveva avuto modo di interpretare, lui cosi' piccolo, la realtà come la vivevano i " Grandi" e mai e poi mai avrebbe voluto ripeterne l'esperienza. Voleva restare cosi' con quella sua espressione disincantata e piena di meraviglia ad ogni evento naturale che si schiudesse ai suoi occhi, nella semplicità ed essenzialità che solo Madre Natura riesce a caratterizzare ogni suo " miracolo " quotidiano. E dove mai trovare leggi cosi' armoniose ed efficaci come in natura..che si perpetuano nei secoli con una regolarità e puntualità che l'uomo nella sua bramosia d'onnipotenza non solo non ha saputo cogliere ad esempio ma ha fatto d tutto per stravolgerle a suo danno..No...mai e poi mai...si ripeteva il bambino...Perché perdere l'innocenza ?...Il vivere senza ansie giorno dopo giorno, tanto con il tuo agitarti e dimenarti, non cambi affatto la sostanza del tuo percorso su questa terra...Perché perdere il sorriso...?Quanti volti ingrugniti, quante labbra serrate in una smorfia, che lasciano comunque trasparire una sofferenza interiore e di seguito giorni trascorsi a macerarsi dentro senza motivi seri, forse per rabbia, o per orgoglio, forse per invidia o per rancore...quante vite bruciate! Perché perdere la calma? Come corrono i Grandi e come si affannano ...perché questa corsa forsennata per fare sempre di più, per ottenere magari il superfluo che appena acquisito magari ti chiedi se ne è valsa la pena sacrificarti tanto...perché quella perenne insoddisfazione...quel vuoto dentro che rende l'uomo triste, depresso, nevrotico.....Già la casa con ogni confort, l'abbigliamento griffato, l'auto sempre piu' potente, i piu' moderni ritrovati dell'elettronica e allora corri impicci sudi scavalchi hai sempre bsogno di più, più risorse, piu' soldi e se non mantieni un certo status di vita ti senti come un fallito, un escluso....No e poi no...il bambino voleva restare in quella condizione infantile senza le mille responsabilità che l'uomo si è creato e che gli gravano orribilmente sulle spalle, che lo condizionano e lo fanno sentire come in gabbia, in una prigione dorata di cui lui stesso detiene la chiave..Ma il bambino fisicamente cresce, si sviluppa...diventa adolescente, bene o male dovrà rassegnarsi a salire sulla giostra della vita...a scendere a compromessi, ad omologarsi ...ma lui non vuole ..Pensa ai tanti bambini che la pensano come lui e che possono risultare, uniti, la salvezza di questo mondo, sulla giusta deriva per andare in malora. Si puo' cambiare ? Si puo' tornare alla semplicità, alla sobrietà , al rispetto per se stessi, per il prossimo e per la natura?? A vivere gioiosamente nella solidarietà e condivisione con una redistribuzione equa delle risorse vitali per tutti?? A guardare i suoi occhi, il suo sorriso le sue sane e semplici certezze si direbbe di si...e chissà che davvero tutto domani non cambi??