CREPUSCOLARE MA…

Aiznic, una Madre


E di notte viveva i suoi sogni,nello spazio dove tutto è armonia.Liberata farfalla dal bozzolo,da tumulti, pensieri e gravami.Vola via leggera e giuliva,nulla tange il suo stato di quiete.Per amore che vita ha negato,strugge il cuore che conosce gli affanni,quotidiano è il trafigger di spada,ahi dolor la cui soglia è follia.Non provvide a Pietà Chi Potea,resta solo speranza che inerte,conta i giorni d'immane tortura.E' l'amor, non di coppia, di madreche trasuda grondante dal cuore disperde i suoi rivoli invano,chi ricevere appieno ...non vuol...Resta il sogno, rifugio notturnoche disegna scenari agognati,chissà...forse che amor perpetrato,non dischiuda le porte ai suoi flussi?francofor@2010 inedita