CREPUSCOLARE MA…

Un angelo rubato


C'era persino un filo di luceNel tardo crepuscolo d'estateUn quarto di luna rischiaravaUn'orizzonte d'un rosso incupitoTardivi bagnanti centellinavanoIn fondo momenti d'incantoSolo lei sguardo nel vuoto,il volto rigato da gocce di pianto.Sussulti di petto e un muto lamentoNon c'era nè gioia ma solo tormentoPeccati d'amore o sogni infranti?Tradita e lasciata dal solito amante?Né l'uno né l'altro non male d'amoreDolore di mamma che spezza il suo cuore.Martina, tre anni... di lei creaturaL'aveva lasciata in piena calura.Il solito male che nessuno perdonaAvea divelto il tenero boccioloStretta avvinghiata al suo seno dolenteCullata la notte in nenia strazianteDolore in natura piu' forte non c'èDi perdere il frutto più importante di sèLa luna ormai in cielo è sospesaUn bianco alone di pianto a cerchiarlaE' senza stelle la cupola cupaNon c'è nulla per cui brillareHanno rubato un Angelofrancofor@2010 ined.