Creato da nemy.t il 08/01/2008
 

Nemy

Il mondo nel blog

 

 

DRAMMA

Post n°201 pubblicato il 09 Febbraio 2009 da nemy.t
 
Tag: Le news

                      Eluana Englaro è morta



                                             Il papà: voglio stare solo   


UDINE
Eluana Englaro, la donna in stato di coma vegetativo da 17 anni, è morta nella clinica La Quiete di Udine dove era ricoverata. La conferma della morte di Eluana Englaro è arrivata dalla presidente della Quiete, Ines Domenicali. «È morta, non so dire l’ora. Non chiedetemi altro». Poi, a comunicare che è morta alle 20:10, è stato il primario di rianimazione Amato De Monte.

«Sì, ci ha lasciati. Ma non voglio dire niente, voglio soltanto stare solo». Queste le poche parole, pronunciate fra le lacrime, di Beppino Englaro, il papà di Eluana.


«È un momento tragico». Sono le uniche parole che dice Vittorio Angiolini, avvocato della
famiglia Englaro, dopo aver appreso la notizia della morte di Eluana.

Decine di persone stanno cominciando a radunarsi davanti alla clinica La Quiete. Le campane della città hanno accompagnato la notizia della morte. Davanti alla clinica i visi commossi e in lacrime di decine di persone che sostegno cartelli con la scritta «Udine è vicina a Beppino Englaro». La gente sta accendendo delle fiaccole fuori dalla clinica.

Alcune persone hanno contestato l’ingresso della polizia giudiziaria chiedendo che venga fatta chiarezza sulla fine di Eluana.

I carabinieri si apprestano a recarsi alla clinica ’La Quiete a ritirare la cartella clinica. Domani mattina il procuratore di Udine, Antonio Biancardi, deciderà il da farsi.

Il Senato ha tenuto un minuto di silenzio: era in corso la maratona per un decreto legge per bloccare la sospensione dell'alimentazione e dell'idratazione. «Le nostre considerazioni sono
superate dalla tragica attualità. La povera Eluana è andata via. Con grande tristezza concludo il mio intervento». È stato il senatore Riccardo Villari, ex presidente della vigilanza Rai, a dare l’annuncio in aula, durante l’intervento nella discussione generale sul ddl, della morte
di Eluana Englaro. Poi è esplosa la bagarre e la seduta è stata sospesa.

Anche la Camera dei Deputati, sotto la Presidenza di Rocco Buttiglione, ha osservato un minuto di silenzio. «Le nostre considerazioni sono superate dalla tragica attualità. La povera Eluana è andata via. Con grande tristezza concludo il mio intervento». È il senatore Riccardo Villari, ex presidente della vigilanza Rai, a dare l’annuncio in aula, durante l’intervento nella discussione generale sul ddl, della morte di Eluana Englaro.

Dagli accertamenti eseguiti ieri su disposizione della Regione Friuli Venezia Giulia non sono emersi elementi tali da indurre a un intervento sulla casa di riposo La Quiete, dove è ricoverata Eluana Englaro. Lo si è appreso oggi al termine della riunione che si è svolta a Udine alla quale hanno partecipato il Presidente dela Regione, Renzo Tondo, gli assessori regionali Vladimir Kosic (Sanità) e Federica Seganti (Autonomie Locali), oltre a dirigenti del settore sanitario.

Anche il medico di Eluana Englaro ha partecipato alle 18 al presidio organizzato dai laici di Bergamo di fronte alla prefettura, al quale hanno partecipato circa 300 persone.

Il neurologo Carlo Alberto Defanti, che vive a Bergamo e da anni segue Eluana, parlando con i giornalisti ha spiegato: «Sono solo un professionista che sta facendo il suo dovere con responsabilità per aiutare un’altra persona e rispettare una sua volontà».

Il dottor Defanti ha attaccato chi pala di «tutela della vita»: «Quando mi agitano di fronte quelle due parole quasi a dirmi che io non tutelo la vita mi vengono i brividi. Io non sono un alfiere di morte, Beppino Englaro non tifa per la morte. Chi ha amato Eluana più di ogni altro sta solo rispettando le leggi e le sentenze. C’è troppa disinformazione sulle realtà cliniche e mediche come quella di Eluana. E giocando sulla scarsa informazione c’è chi ha colto l’occasione per distorcere la realtà. Sento parlare di sofferenza non calcolata, di una donna sofferente e spenta da 17 anni che potrebbe avere figli, sono troppe le idiozie di questo tipo, giocate sull’ignoranza».

Defanti ha criticato anche il presidente del Consiglio: «Ha trovato un altro spunto per una delle sue tante battaglie contro la magistratura. Poi ognuno tragga le sue conclusioni sulle posizioni politiche assunte in questi mesi sulla situazione di Beppino Englaro, sulla sua sofferenza, sul suo ruolo di testimonianza rispetto alle posizioni di sua figlia. Se ne sono dette troppe».



 

 
 
 

Post N° 200

Post n°200 pubblicato il 26 Dicembre 2008 da antoniettaalessi

Buona serata

anto

 
 
 

Post N° 199

Post n°199 pubblicato il 30 Novembre 2008 da nemy.t
 
Tag: Le news

Patrick Swayze: si aggravano le sue condizioni di salute

Purtroppo, le condizioni di salute di Patrick Swayze si starebbero aggravando. Sembra infatti che il tumore al pancreas che ha colpito l'attore qualche tempo fa si sia esteso anche al fegato, portando Swayze a soffrire per la stanchezza e il dolore.

Una fonte vicina all'attore ha dichiarato al National Enquirer: "Il dottore gli ha detto che in queste condizioni non sopravviverà a lungo", e ha poi aggiunto: "Nell'ultimo periodo ha sofferto sempre più stanchezza e debolezza. A volte è talmente fiacco che riesce a stento a camminare senza svenire. Altre volte resta senza fiato e deve sedersi".

                                                Patrick Swayze

Swayze ha appena finito di girare 'The Beast', uno show americano in cui interpreta un agente dell'FBI. Il co-protagonista della serie, l'attore Kevin O’Connor, a proposito dello stato di salute di Swayze, ha dichiarato: "Ha ancora molte energie e guardandolo non riesci a credere a quello che sta passando".

Accanto a Swayze, adesso ci sono sia la moglie, l'attrice Lisa Niemi, che il fratello, l'attore Donny Swayze, ed entrambi non fanno mai mancare il loro affetto all'amato congiunto.

Senza dubbio, la notizia riguardante il peggioramento dello stato di salute di Patrick giunge come una doccia fredda per tutti i fans dell'attore che, nonostante la presenza sporadica sul set, è ancora uno dei più popolari di Hollywood, in virtù della sua partecipazione ad alcuni dei film più amati degli anni '80 e '90.

Nel 1987, girò infatti il 'cult' 'Dirty Dancing - Balli proibiti', che gli diede un'eccezionale popolarità tra i giovani, e poi, nel 1990, fu protagonista, con Demi Moore e Woopy Goldberg, del bellissimo 'Ghost - Fantasma', uno dei film più celebri degli anni'90.

 
 
 

Le news

Post n°198 pubblicato il 10 Settembre 2008 da nemy.t
 
Tag: Le news

Tragica morte per l'ex tronista di Uomini e Donne Antonello Zara: dalla storia con Valentina Gioia alla dichiarazione "Sono l'anti-Costantino"
Nelle ultime ore i siti internet e i forum dedicati a Uomini e Donne (voto: 5) stanno commentando la tragica notizia della morte di Antonello Zara, tronista della trasmissione nella stagione 2003/04. Secondo le prime ricostruzioni, una Mercedes guidata da un ventenne di Monza, nelle curve di Cala Faro, vicino a Porto Cervo, avrebbe invaso la corsia opposta, andando così a sbattere allo scooter Honda guidato da Zara. Soccorso dai volontari del 118, il motociclista, che aveva 31 anni, è morto in ambulanza mentre veniva trasportato in ospedale.
Quando si presentò alla trasmissione condotta da Maria De Filippi (8) dichiarò di essere figlio unico e di vivere a Verona con i suoi genitori. Non era mai stato fino a quel momento in televisione, se non per una breve apparizione sul satellite, e di professione rivelò di fare il venditore di materiale per le sale operatorie. Affermava di voler cercare una ragazza solare, che sapesse tacere ma anche che fosse in grado di dargli tutto ciò di cui lui ha bisogno.
Le corteggiatrici sembravano piuttosto soddisfatte dall'esito dell'appuntamento al buio, iniziarono a presentarsi e a fare le prime domande ad Antonello. Lui ascoltava e rispondeva e chiedeva a sua volta se tra di loro ci fossero ragazze madri. All'appello risposero in due, che gli chiedevano se questo pregiudiasse la loro presenza in trasmissione: il ragazzo rispose che la sua unica vera fidanzata aveva una bambina, e che quindi la cosa non sarebbe stata motivo di eliminazione.
Alla fine del trono, tra Luana e Valentina Gioia, scelse quest'ultima: "Non ho mai voluto manifestare i miei sentimenti perché sono riservato e perché non voglio essere ferito. Ora però sono pronto a fare la mia scelta. Sappi che, anche se la risposta fosse no, farò di tutto per far si che diventi si. Ho scelto te". E lei disse "sì". La storia durò un'estate. Lei, protagonista in quei mesi di Volere o volare su Canale 5, doveva riuscire a centrare l'obiettivo di superare l'esame di guida e ogni tanto riceveva nella casa di Cinecittà le visite di Zara, con il quale non mancarono forti discussioni. Fino all'addio.
Per il veronese di 31 anni in seguito molte serate nei locali, l'ingresso nella "scuderia" di
Lele Mora, la dichiarazione "Sono l'anti-Costantino" (riferendosi a Vitagliano), una forte dedizione al suo lavoro e questa tragica fine proprio nel luogo simbolo della bella vita, che ha commosso molti suoi fans e coloro che ne ricordavano le tante partecipazioni in tv.

 

 
 
 

Post N° 197

Post n°197 pubblicato il 04 Agosto 2008 da nemy.t
 

Il più piccolo serpente del mondo vive alle Barbados





LIVORNO. Era già stato "scoperto" un po´ di tempo fa da Balir Hedges,
un biologo evolutivo della Penn State University, ma la rivista
"Zootaxa" dà la conferma che il Leptotyphlops carlae è il più piccolo
serpente del mondo: gli adulti raggiungono i 10 centimetri di lunghezza
e possono stare tranquillamente sopra una moneta da un quarto di
dollaro. Il ricercatore americano ha trovato il minuscolo rettile
sull´isola di Barbados, nei Caraibi, dove insieme ai suoi colleghi
aveva già scoperto in passato minuscole lucertole ed anfibi.

Secondo quanto si può leggere su Zootaxa, Hedges si sarebbe imbattuto
nel serpentello lillipuziano in un lembo di quel che rimane della
foresta orientale di Barbados, ormai quasi completamente distrutta da
case e campi coltivati. Il ricercatore spiega che «La distruzione
dell´habitat è la maggiore minaccia alla biodiversità in tutto il
mondo. I Caraibi sono particolarmente vulnerabili poiché contengono una
percentuale molto alta di specie in pericolo che, vivendo sulle isole,
non hanno altre zone in cui fuggire quando si trovano in difficoltà».

Dell´esistenza del minuscolo rettile si sapeva già dal 2006, ma la sua
attribuzione ad una specie a parte è avvenuta analizzando le sue
differenze genetiche rispetto ad altri mini-serpenti e grazie alla sua
colorazione unica. Inoltre la scoperta di Hedges ha permesso di
riclassificare vecchi esemplari custoditi nei musei come "curiosità" e
che in realtà sono Leptotyphlops carlae. Il serpentello è sottile come
uno spaghetto ed è difficile distinguere gli adulti dai giovani, visto
che le dimensioni minuscole non sembrano variare molto con l´età e che
la fase giovanile del serpente delle Barbados sembra difficilissima da
trovare. Gli scienziati stanno cercando anche di capire se esistono
differenti dimensioni tra maschi e femmine.

Comunque una cosa è certa: il Leptotyphlops carlae è sicuramente la
specie di serpente più piccola tra le 3.100 finora conosciute. Secondo
Hedges nelle isole è più facile trovare sia le specie dia animali più
piccole che quelle più grandi, perché è lì che riescono ad occupare
tutte le nicchie ecologiche di habitat non occupati da altri organismi.
«Queste nicchie sono vacanti perché esistono degli organismi che non
sono mai arrivati sull´isola. Per esempio, se una specie di millepiedi
non esiste in un´isola, un serpente potrebbe evolvere in una piccola
specie per riempire la mancanza del millepiedi in quella nicchia
ecologica». Hedges pensa che il mini-serpente delle Barbados possa
essere al limite delle dimensioni minime che possono raggiungere i
serpenti, anche se non esclude che possa esistere una specie
sconosciuta ancora più piccola e per questo difficile da trovare e
riconoscere.




«La selezione naturale potrebbe impedire ai serpenti di diventare
troppo piccoli, perché al di sotto di certe dimensioni non ci potrebbe
più essere da mangiare per i loro piccoli - spiega il biologo - il
serpente delle Barbados., come altri ai quali è collegato, si nutre
soprattutto di larve di formiche e termiti». Anche la riproduzione
sarebbe a rischio perché i mini-serpenti, a differenza di quelli più
grandi che fanno anche 100 uova, ne produrrebbero solo una. inoltre,
tra gli animali più piccoli i giovani sono solitamente molti più degli
adulti e gli somigliano per dimensioni, tanto che l´unico uovo del
serpentello del Barbados occupa una buona parte del corpo della madre,
che non ne potrebbe contenere due, altrimenti sarebbero troppo piccoli
per poter produrre un animale in grado di nutrirsi.







































 

 
 
 

Post N° 196

Post n°196 pubblicato il 25 Luglio 2008 da stellare2dgl

UN ABBRACCIO PICCOLA CAROGNETTA

...

TI STRINGO FORTISSIMO

ANKE SE NN CI SENTIAMO SPESSO SEI SEMPRE

UNA DOLCE AMICA..

LUCIA

 
 
 

Post N° 195

Post n°195 pubblicato il 24 Luglio 2008 da nemy.t
 

TUTTI AL MARE.........

Ebbene si, altre due settimane e poi e' finita, spero solo che passino in fretta!....
Sembra un'eternita' che le aspettiamo, poi quando arrivano, sembra che finisce tutto senza che ce ne accorgiamo nemmeno.
Molte persone si prendono anche due mesi di ferie....ma come fanno? Sicuramente faranno qualche lavoro in proprio, che nessuno li comanda, da una parte però non li invidio,sapete perche'? Perche' io,come molte altre persone,aspetto con ansia le vacanze, per rilassarmi un pò insomma, veramente le desidero....
Altre persone,invece,vanno a fare i week-end e si prendono tutto il tempo che vogliono per tornare a lavorare!....
Io, per una parte mi sento fortunata...no? E voi come la pensate ?....

 

 
 
 

Post N° 194

Post n°194 pubblicato il 23 Luglio 2008 da nemy.t
 
Tag: Le news

Vi rendete conto???!!

Attrazione choc al luna park
"Esecuzione  sulla sedia elettrica"
                       finta esecuzione sulla sedia elettrica

Un euro per dare il via al boia: la scarica elettrica per 15 secondi
scuote il manichino in una nube di fumo. Il titolare del parco di
divertimento dell'Idroscalo: "Nessuno resiste: ogni sera 50 euro, 150
la domenica"...
Milano, 23 luglio 2008 - Un euro per vedere la morte. È scritto su un cartello di fianco alla sedia:
"Inserire la moneta per vedere l'esecuzione". Un euro per un minuto di
spettacolo: i tre colpi di sirena che danno il via al boia, la scarica
elettrica che per 15 secondi scuote il manichino in una nube di fumo,
il corpo di lattice immobile, piegato in avanti. Finito, si ricomincia:
altro euro, altra esecuzione.
La sedia elettrica a gettoni è la massima attrazione del Luna park dell'Idroscalo,
Est milanese. A riportare la notizia è 'la Repubblica'. La sedia,
spiega il quotidiano, con manichino già imbullonato, è arrivata dieci
giorni fa in una cassa di legno, direttamente da Las Vegas. La produce
la ditta Distortions, cinquemila euro, compreso il trasporto in aereo.
"È la prima in Italia, la fanno solo in America", assicura Renzo
Biancato, 47 anni, giostraio.
L'ha comprata su Internet, l'ha vista sulla rivista statunitense Haunted World
,
specializzata in gadget dell'orrore. Aperta la cassa, prosegue 'la
Repubblica', Renzo si è messo a studiare le istruzioni: la macchina del
fumo da portare a temperatura, il volume delle urla da regolare, quel
poco di manutenzione che richiede un sacco in lattice in cui si agita
avanti e indietro un braccio meccanico.
Pochi, pochissimi, resistono alla tentazione di assistere all'orrore,
aggiunge il quotidiano. La macchina non passa inosservata: è in mezzo a
uno dei vialetti del parco, di fianco al trenino dei fantasmi,
attrazione per bambini. Il primo a stupirsi dell'entusiasmo suscitato
dalla macchina è il giostraio. "All'inizio temevo che qualcuno si
lamentasse, che le madri avrebbero protestato, invece tutti ne vanno
matti".
Poi fa i conti: "Ogni sera la macchina rende 50 euro, 150 la domenica". "È
costato pochissimo e piace a tutti - aggiunge Yuri Trebino, che assieme
al fratello Simone gestisce il luna park - Visto il successo ce lo
copieranno, ma per ora è nostro e basta. Ce l'abbiamo solo noi, la
gente per vederlo deve venire qui".

 

 
 
 

Post N° 193

Post n°193 pubblicato il 23 Luglio 2008 da nemy.t
 
Tag: Musica






Informazioni su francoricciardi

 





Franco Ricciardi nasce a Napoli alle 5 e 30 di mattina del 6 Ottobre
1966 sotto il segno della bilancia, ascendente bilancia.Si definisce
spontaneo, passionale, rispettoso, intraprendente. Settimo di otto
figli, fin da piccolo Franco capisce quale sarà il suo futuro, e a chi
domanda "se non dovessi riuscire a fare il cantante, cosa faresti da
grande?", lui non esita a rispondere "il
cantante"! Si esibisce in
pubblico per la prima volta a 10 anni, Franco, ed incanta con due
successi della sceneggiata napoletana, tanto in voga a Napoli negli
anni '70. Per conoscere e meglio comprendere Franco, le sue canzoni, la
sua realtà, è necessario però conoscere il suo mondo, la sua infanzia,
i suoi sogni: lui stesso ammette come sia stato difficile crescere in
quella Napoli di periferia, dimenticata, arida, avara di opportunità
per giovani che, come lui, non accettavano, non accettano e non
accetteranno mai compromessi "comodi" ma decisamente poco urbani. E
proprio lasciandosi ispirare dal suo quartiere, vivendo la "sua" strada
(Via Marche, cui in seguito Franco dedicherà addirittura un album), che
matura la sua passione per la musica ed, aiutato dalla innata voglia di
trasmettere emozioni, inizia un percorso musicale che lo porterà, in
circa 20 anni, a comporre, produrre e scrivere le sue canzoni; a
cantare davanti a centinaia di migliaia di persone; a collaborare con
grandi nomi della musica italiana ed internazionale; a vincere
manifestazioni e concorsi nazionali...riuscendo a sdoganare, insieme ad
altri pochi-ma-buoni cantanti partenopei, la musica napoletana in
Italia e nel mondo, senza dimenticare mai chi è "l'uomo" Franco
Ricciardi, da dove viene e cosa lo ha portato sin qui. La grandezza di
Franco Ricciardi sta proprio in questo: nel ricordare, ogni giorno, chi
egli sia; nel saper contaminare le sue canzoni di parole ed emozioni
che facciano avvicinare il fan più accanito, maanche l'ascoltatore
solo incuriosito, a questo suo mondo, fatto di immagini, passioni,
emozioni, vicende di vita vissuta e inventata, sguardi commossi sinceri
di chi non aveva nulla da perdere nel dichiarare al mondo intero i suoi
sentimenti.
Franco lo ha fatto......

 
 
 

Post N° 192

Post n°192 pubblicato il 20 Luglio 2008 da nemy.t
 

Franco Ricciardi -LEI-



 
 
 

Post N° 191

Post n°191 pubblicato il 20 Luglio 2008 da nemy.t
 
Tag: poesie

Giullare

Continuerò a svolazzarti intorno
come un giullare che ride e piange nello stesso istante,
affinché la mia pantomima della vita
racchiuda i momenti più scenici
Ma nel mio volo,
solo una lacrima ed un sorriso
potranno da te essere riconosciuti
Perché hanno i miei tratti,
le mie rughe e stanchezze,
così come la mia luce e freschezza
per quello che in realtà sono
quello che davvero arriva a te
Si il giullare che e in me nell'animo e core
ma spero d'avervi lasciato qualcosa .
E che voi lascerete a me Il Sogno.....
                                        By              trasognoerealta 17

 
 
 

Post N° 190

Post n°190 pubblicato il 18 Luglio 2008 da sposata.1

 
 
 

Post N° 189

Post n°189 pubblicato il 17 Luglio 2008 da nemy.t
 


L'amore, come i fiori,
 una volta colto deve essere donato.

 
 
 

Post N° 188

Post n°188 pubblicato il 16 Luglio 2008 da nemy.t
 

Mi annoio!!!


Ho riagganciato il telefono col mio amore da 10 minuti e gia' non posso fare a meno di sentirlo....
Purtroppo lui lavora fuori Napoli , a Cesena, e' partito ieri e già mi manca da morire, scende ogni due settimane, (che barba) !!!!......
Lavora fuori perchè, purtroppo qui',non c'è molto lavoro.... Dice che un domani che ci sposeremo, andremo a vivere tutti e due lì, l'idea non è da buttare ma... io quì ho tutto, la mia famiglia, le mie abitudini... Ogni volta che apre l'argomento , dentro di me, mi fa una strana sensazione, anche perchè, ammettiamolo che non è facile mollare tutto ed andartene via senza l'aiuto di qualcuno, no?
Ormai le mie giornate sono diventate monotone e domani si ricomincia ; alzati,vai a lavoro, sopporta quella befana della mia titolare e l'orologio si ferma come al solito. Non augurerei a nessuna di fare la commessa , ho lavorato anche in un tomaificio e devo dire che stavo meglio, o perchè noi tre commesse non abbiamo un buon rapporto con la befana... ha un carattere tutto suo, è molto volubile (che palle).....
Aspetto le vacanze e stanno venendo pian piano.... Vado in ferie il 9 agosto, vado con la sua famiglia in Puglia, a " S. Maria al Bagno" un bel paesino,tranquillo e le persone sono molto simpatiche.......
E voi, dove andate in vacanza?
Così vedo i posti che mi dite tramite internet... kiss
Nemy.....
 

 
 
 
 
 

Post N° 186

Post n°186 pubblicato il 14 Luglio 2008 da nemy.t
 

 
 
 

Post N° 185

Post n°185 pubblicato il 13 Luglio 2008 da nemy.t
 
Tag: Le news

IL MASSACRO DI NOVI LIGURE

Appello di Omar ai giudici: "Aiutatemi
Non voglio essere bollato per sempre"A 24 anni il complice di Erika De Nardo si racconta: "Di lei non
m'importa più nulla. Ho combinato una cosa mostruosa ma ho pagato e
voglio uscire per riscattarmi". Uscirà tra un anno e 8 mesi....  
il massacro di novi ligure: erika e omarRoma, 13 luglio 2008 - "Di Erika non mi importa nulla. È da tempo che
ho deciso di pensare soltanto a me stesso, al mio percorso. È da tempo
che non misuro la mia vita in funzione della sua. Qui dentro ho capito
che tipo di errore abbia fatto. Lo so, ho combinato una cosa mostruosa.
Ma so anche che ho pagato e che adesso voglio uscire per riscattarmi.
Ora mi sento una persona nuova, migliore". Lo racconta a 'La Stampà
Omar Favaro, 24 anni, rinchiuso nel carcere di Quarto (Asti) per aver
ucciso a coltellate insieme a Erika De Nardo la madre e il fratello
undicenne di lei il 21 febbraio 2001.

"Questi anni di prigionia mi riscattano per il futuro
,
non per il passato - dice il ragazzo - Ma era giusto che pagassi. Chi
sbaglia non può farla franca. È la prima cosa di cui mi sono reso conto"

Alla domanda se si sia sentito solo in carcere, risponde:

"Momenti difficili ce ne sono stati, non posso nasconderlo. Mi hanno
aiutato molto i miei genitori. Non mi hanno mai abbandonato, non mi
hanno lasciato solo mai. È guardando loro e tutto l'amore che mi danno
che riesco a fare progetti per il futuro. Ho tante idee per la mia
seconda vita. Per adesso riorganizzo l'archivio della biblioteca del
carcere, ma in questi anni ho studiato. Mi sono diplomato in
informatica. Quello che mi hanno insegnato mi servirà quando sarò
libero".

"Non ho paura di non farcela fuori dal carcere,
ma
ho bisogno di aiuto - aggiunge Favaro - Gli stessi giudici che mi hanno
giustamente condannato mi devono aiutare a riscattarmi e a trovare
lavoro. È a loro che mi rivolgo. Voglio che non mi abbandonino. È
facile, dopo quello che ho combinato, essere bollati a vita come
assassini. E io non voglio che vada a finire così. Non voglio che la
gente mi releghi in un angolo con un solo sguardo. Voglio riprendermi
la mia vita senza subire l'ombra di quella che mi sono lasciato alle
spalle. Senza essere odiato nè compatito".

Sulla vita in carcere Favaro spiega: "Qui mi sono
trovato bene fin da subito. Tutti, dal direttore ai secondini, mi hanno
trattato come speravo. Non mi hanno fatto mancare nulla. Posso dire di
aver goduto tutti i privilegi possibili di un carcere. Ospitalità,
innanzitutto. Cordialità. Mi sono sentito protetto fin dall'arrivo.
Protetto, non viziato. Lo speravo. Quando sono arrivato qui dal
Ferrante Aporti di Torino avevo paura che mi succedesse qualcosa, che
gli altri detenuti mi prendessero di mira. So benissimo che la mia
storia la conoscono tutti. Sarebbe stato facile diventare un bersaglio.
Non è andata così".



Alla domanda sul movente dell'omicidio Favaro
risponde:
"Mi chiedete perchè l'ho fatto. E io me l'aspettavo. Questa domanda me
l'hanno posta in molti, ma ancora oggi non trovo una risposta. ci
penso, ma non so spiegarmi che cosa sia scattato. Adesso anche i
ricordi cominciano a sfuocarsi". E aggiunge, in riferimento al fatto
che mancano ancora un anno e otto mesi alla scarcerazione: "Non c'è
problema. Continuerò a contare i giorni che mi separano dalla libertà.
Voglio un'altra occasione. Credo di essermela guadagnata.

Solo io, da subito, ho detto la verità su quella maledetta sera".


 
 
 

Post N° 184

Post n°184 pubblicato il 13 Luglio 2008 da nemy.t
 
Tag: Le news

Scatta la prima multa per fumo
nel parco giochi

Il divieto è in vigore dal 27 novembre dello scorso anno. I trasgressori pagano da 25 a 500 euro

VERONA
E' costata 50 euro una sigaretta
accesa tra le altalene e gli scivoli del quartiere Golosine di Verona,
dove fumare è vietato già da mesi. Il primo multato d'Italia, 54 anni
di origine romena, era ignaro del divieto, nonostante i cartelli sparsi
nel giardino, e ha acceso la "bionda" naturalmente come tante altre
volte.
Stavolta, però, sono intervenuti gli agenti, a seguito di alcune
segnalazioni da parte degli alpini che gestiscono l’area verde e che
stanno bene attenti a far rispettare l’ordinanza del sindaco Flavio
Tosi entrata in vigore dal 27 novembre dello scorso anno. La multa per
i trasgressori va da 25 a 500 euro. Un provvedimento fatto proprio
successivamente anche dalle amministrazioni di Bolzano e Napoli, città
dove tuttavia sino a oggi non sono state applicate sanzioni.
Il sindaco ha ricordato che il provvedimento «è un divieto senza se e
senza ma perchè bisogna proteggere i bambini dal fumo passivo almeno
negli spazi comunali loro dedicati, senza condizionare il divieto a una
difficile quanto opinabile distanza del fumatore. Molti cittadini - ha
aggiunto Tosi - avevano segnalato all’amministrazione comunale che nei
92 parchi gioco distribuiti su tutto il territorio comunale accadeva
spesso che gli adulti fumassero in presenza dei bambini e che i
fumatori tenessero usualmente le sigarette a un’altezza che corrisponde
pressochè a quella dei bambini, andando proprio a colpire le fasce
d’età a cui sono riservate le zone verdi attrezzate del Comune di
Verona. Oltre al danno alla salute c’è anche il cattivo esempio dato
alle fasce d’età più indifese».
 L’ordinanza contro il fumo introdotta a Verona non è l’unica voluta dal
primo cittadino leghista. Tosi ha firmato sino a oggi anche l’ordinanza
contro il consumo di cibi in strada, quella legata alla prostituzione
che proibisce la fermata per contrattare una prestazione, l’ordinanza
che vieta il consumo di alcolici in alcune aree verdi della città,
quella che vieta di usare e vendere bombolette di schiuma durante il
carnevale, e l’ordinanza antibagarini per gli spettacoli in Arena.

 
 
 

Post N° 183

Post n°183 pubblicato il 13 Luglio 2008 da nemy.t
 
Tag: Le news

Addio a Gianfranco Funari, martedì l'ultimo saluto
nella chiesa di San Marco a Milano



Gianfranco Funari (foto LaPresse)

MILANO
(13 luglio) - Morena Zapparoli, moglie di Gianfranco Funari, ha voluto
dare l'addio al marito dedicandogli le canzone di Battiato "La cura":
«Amore mio te ne sei andato. Ti canto per l'ultima volta la nostra
canzone: Supererò le correnti gravitazionali, lo spazio e la luce per
non farti invecchiare, e guarirai da tutte le malattie perché sei un
essere speciale. Io avrò cura di te. Ti amo, Morena». Questo il testo
del necrologio  pubblicato dal
Corriere della Sera. Sua ex
collaboratrice in tv, più giovane di lui di 35 anni, Morena Zapparoli
conviveva dal 1999 con Funari, lo aveva sposato nel 2004, e ha
condiviso con lui tutti gli anni della malattia.

Anche uomini e donne dello spettacolo e del mondo della tv hanno
lasciato una testimonianza di affetto per il popolare showman. Luca
Laurenti lo saluta in romanesco: «Ciao Gianfrà, buon viaggio, là dove
sei ora lasciali come sempre a bocca aperta». Simona Ventura piange «la
scomparsa dell'amico e compagno», lo scrittore e giornalista Massimo
Fini ricorda «un grandissimo professionista e uomo buono e generoso,
che si è speso senza risparmio in tante inutili battaglie», e il
giallista Andrea Pinketts ne loda «l'esplosiva e malinconica
genialità». Anche i vertici di Rai e Mediaset, sulle reti delle quali
Funari ha portato al successo molti programmi, gli rendono un ultimo,
commosso, omaggio. Il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri e il
vice presidente Pier Silvio Berlusconi ne ricordano con affetto «il
talento televisivo», mentre la Rai lo consacra «volto storico», e il
direttore di Raiuno Fabrizio Del Noce ne ricorda le «doti umane e
professionali», e «la figura di grande uomo e artista».
Non è stata allestita una vera e propria camera ardente. La salma di Funari, morto ieri,
si trova nella camera mortuaria dell'ospedale San Raffaele di Milano e
viene visitata solo dai parenti e dagli amici più stretti. Rimarrà al
San Raffaele fino a martedì, per poi essere trasferita alla chiesa di
San Marco, dove alle 15.45 si svolgeranno i funerali.
 

 
 
 

Post N° 181

Post n°181 pubblicato il 07 Luglio 2008 da nemy.t
 
Tag: Le news

Estate: anguria come il Viagra



Estate: anguria come il Viagra



ROMA

- Sei fette di cocomero e l'effetto e'
lo stesso di una pillola di Viagra. Sembra che l'anguria
abbia sostanze capaci di risvegliare l'eros.


Lo ricorda la Coldiretti con uno studio della Texas A&M
University. Il principio base e' la citrullina, un
amminoacido presente anche nella carne rossa e nel guscio
delle
noci, che una volta nell'organismo si trasforma in
arginina. L'azione non e' specifica come il Viagra, ma ha
gli stessi effetti della pillola blu, senza
controindicazioni tranne la diuresi

 
 
 
 

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