Creato da nemy.t il 08/01/2008 |
Eluana Englaro è morta
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Post n°200 pubblicato il 26 Dicembre 2008 da antoniettaalessi
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Patrick Swayze: si aggravano le sue condizioni di salute Purtroppo, le condizioni di salute di Patrick Swayze si starebbero aggravando. Sembra infatti che il tumore al pancreas che ha colpito l'attore qualche tempo fa si sia esteso anche al fegato, portando Swayze a soffrire per la stanchezza e il dolore. Una fonte vicina all'attore ha dichiarato al National Enquirer: "Il dottore gli ha detto che in queste condizioni non sopravviverà a lungo", e ha poi aggiunto: "Nell'ultimo periodo ha sofferto sempre più stanchezza e debolezza. A volte è talmente fiacco che riesce a stento a camminare senza svenire. Altre volte resta senza fiato e deve sedersi". Swayze ha appena finito di girare 'The Beast', uno show americano in cui interpreta un agente dell'FBI. Il co-protagonista della serie, l'attore Kevin O’Connor, a proposito dello stato di salute di Swayze, ha dichiarato: "Ha ancora molte energie e guardandolo non riesci a credere a quello che sta passando". Accanto a Swayze, adesso ci sono sia la moglie, l'attrice Lisa Niemi, che il fratello, l'attore Donny Swayze, ed entrambi non fanno mai mancare il loro affetto all'amato congiunto. Senza dubbio, la notizia riguardante il peggioramento dello stato di salute di Patrick giunge come una doccia fredda per tutti i fans dell'attore che, nonostante la presenza sporadica sul set, è ancora uno dei più popolari di Hollywood, in virtù della sua partecipazione ad alcuni dei film più amati degli anni '80 e '90. Nel 1987, girò infatti il 'cult' 'Dirty Dancing - Balli proibiti', che gli diede un'eccezionale popolarità tra i giovani, e poi, nel 1990, fu protagonista, con Demi Moore e Woopy Goldberg, del bellissimo 'Ghost - Fantasma', uno dei film più celebri degli anni'90. |
Tragica morte per l'ex tronista di Uomini e Donne Antonello Zara: dalla storia con Valentina Gioia alla dichiarazione "Sono l'anti-Costantino" Nelle ultime ore i siti internet e i forum dedicati a Uomini e Donne (voto: 5) stanno commentando la tragica notizia della morte di Antonello Zara, tronista della trasmissione nella stagione 2003/04. Secondo le prime ricostruzioni, una Mercedes guidata da un ventenne di Monza, nelle curve di Cala Faro, vicino a Porto Cervo, avrebbe invaso la corsia opposta, andando così a sbattere allo scooter Honda guidato da Zara. Soccorso dai volontari del 118, il motociclista, che aveva 31 anni, è morto in ambulanza mentre veniva trasportato in ospedale. Quando si presentò alla trasmissione condotta da Maria De Filippi (8) dichiarò di essere figlio unico e di vivere a Verona con i suoi genitori. Non era mai stato fino a quel momento in televisione, se non per una breve apparizione sul satellite, e di professione rivelò di fare il venditore di materiale per le sale operatorie. Affermava di voler cercare una ragazza solare, che sapesse tacere ma anche che fosse in grado di dargli tutto ciò di cui lui ha bisogno. Le corteggiatrici sembravano piuttosto soddisfatte dall'esito dell'appuntamento al buio, iniziarono a presentarsi e a fare le prime domande ad Antonello. Lui ascoltava e rispondeva e chiedeva a sua volta se tra di loro ci fossero ragazze madri. All'appello risposero in due, che gli chiedevano se questo pregiudiasse la loro presenza in trasmissione: il ragazzo rispose che la sua unica vera fidanzata aveva una bambina, e che quindi la cosa non sarebbe stata motivo di eliminazione. Alla fine del trono, tra Luana e Valentina Gioia, scelse quest'ultima: "Non ho mai voluto manifestare i miei sentimenti perché sono riservato e perché non voglio essere ferito. Ora però sono pronto a fare la mia scelta. Sappi che, anche se la risposta fosse no, farò di tutto per far si che diventi si. Ho scelto te". E lei disse "sì". La storia durò un'estate. Lei, protagonista in quei mesi di Volere o volare su Canale 5, doveva riuscire a centrare l'obiettivo di superare l'esame di guida e ogni tanto riceveva nella casa di Cinecittà le visite di Zara, con il quale non mancarono forti discussioni. Fino all'addio. Per il veronese di 31 anni in seguito molte serate nei locali, l'ingresso nella "scuderia" di Lele Mora, la dichiarazione "Sono l'anti-Costantino" (riferendosi a Vitagliano), una forte dedizione al suo lavoro e questa tragica fine proprio nel luogo simbolo della bella vita, che ha commosso molti suoi fans e coloro che ne ricordavano le tante partecipazioni in tv.
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Post n°196 pubblicato il 25 Luglio 2008 da stellare2dgl
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TUTTI AL MARE......... Ebbene si, altre due settimane e poi e' finita, spero solo che passino in fretta!.... Sembra un'eternita' che le aspettiamo, poi quando arrivano, sembra che finisce tutto senza che ce ne accorgiamo nemmeno. Molte persone si prendono anche due mesi di ferie....ma come fanno? Sicuramente faranno qualche lavoro in proprio, che nessuno li comanda, da una parte però non li invidio,sapete perche'? Perche' io,come molte altre persone,aspetto con ansia le vacanze, per rilassarmi un pò insomma, veramente le desidero.... Altre persone,invece,vanno a fare i week-end e si prendono tutto il tempo che vogliono per tornare a lavorare!.... Io, per una parte mi sento fortunata...no? E voi come la pensate ?.... |
Vi rendete conto???!! Attrazione choc al luna park "Esecuzione sulla sedia elettrica" scuote il manichino in una nube di fumo. Il titolare del parco di divertimento dell'Idroscalo: "Nessuno resiste: ogni sera 50 euro, 150 la domenica"... Milano, 23 luglio 2008 - Un euro per vedere la morte. È scritto su un cartello di fianco alla sedia:
"Inserire la moneta per vedere l'esecuzione". Un euro per un minuto di spettacolo: i tre colpi di sirena che danno il via al boia, la scarica elettrica che per 15 secondi scuote il manichino in una nube di fumo, il corpo di lattice immobile, piegato in avanti. Finito, si ricomincia: altro euro, altra esecuzione. La sedia elettrica a gettoni è la massima attrazione del Luna park dell'Idroscalo, Est milanese. A riportare la notizia è 'la Repubblica'. La sedia, spiega il quotidiano, con manichino già imbullonato, è arrivata dieci giorni fa in una cassa di legno, direttamente da Las Vegas. La produce la ditta Distortions, cinquemila euro, compreso il trasporto in aereo. "È la prima in Italia, la fanno solo in America", assicura Renzo Biancato, 47 anni, giostraio. L'ha comprata su Internet, l'ha vista sulla rivista statunitense Haunted World, specializzata in gadget dell'orrore. Aperta la cassa, prosegue 'la Repubblica', Renzo si è messo a studiare le istruzioni: la macchina del fumo da portare a temperatura, il volume delle urla da regolare, quel poco di manutenzione che richiede un sacco in lattice in cui si agita avanti e indietro un braccio meccanico. Pochi, pochissimi, resistono alla tentazione di assistere all'orrore, aggiunge il quotidiano. La macchina non passa inosservata: è in mezzo a uno dei vialetti del parco, di fianco al trenino dei fantasmi, attrazione per bambini. Il primo a stupirsi dell'entusiasmo suscitato dalla macchina è il giostraio. "All'inizio temevo che qualcuno si lamentasse, che le madri avrebbero protestato, invece tutti ne vanno matti". Poi fa i conti: "Ogni sera la macchina rende 50 euro, 150 la domenica". "È costato pochissimo e piace a tutti - aggiunge Yuri Trebino, che assieme al fratello Simone gestisce il luna park - Visto il successo ce lo copieranno, ma per ora è nostro e basta. Ce l'abbiamo solo noi, la gente per vederlo deve venire qui". |
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Giullare |
Post n°190 pubblicato il 18 Luglio 2008 da sposata.1
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Mi annoio!!! Ho riagganciato il telefono col mio amore da 10 minuti e gia' non posso fare a meno di sentirlo.... Purtroppo lui lavora fuori Napoli , a Cesena, e' partito ieri e già mi manca da morire, scende ogni due settimane, (che barba) !!!!...... Lavora fuori perchè, purtroppo qui',non c'è molto lavoro.... Dice che un domani che ci sposeremo, andremo a vivere tutti e due lì, l'idea non è da buttare ma... io quì ho tutto, la mia famiglia, le mie abitudini... Ogni volta che apre l'argomento , dentro di me, mi fa una strana sensazione, anche perchè, ammettiamolo che non è facile mollare tutto ed andartene via senza l'aiuto di qualcuno, no? Ormai le mie giornate sono diventate monotone e domani si ricomincia ; alzati,vai a lavoro, sopporta quella befana della mia titolare e l'orologio si ferma come al solito. Non augurerei a nessuna di fare la commessa , ho lavorato anche in un tomaificio e devo dire che stavo meglio, o perchè noi tre commesse non abbiamo un buon rapporto con la befana... ha un carattere tutto suo, è molto volubile (che palle)..... Aspetto le vacanze e stanno venendo pian piano.... Vado in ferie il 9 agosto, vado con la sua famiglia in Puglia, a " S. Maria al Bagno" un bel paesino,tranquillo e le persone sono molto simpatiche....... E voi, dove andate in vacanza? Così vedo i posti che mi dite tramite internet... kiss Nemy..... |
Se tu volessi il mondo, mi venderei la vita pur di dartelo e se vuoi la
mia anima, puoi allungar la mano che e' gia tua. Ma se tu vuoi la gioia, la vita, l'allegria cerca dentro di te, ti accorgerai che,da qunto abbiamo iniziato ad amorci,queste cose sono tue da sempre........ X IL MIO AMORE!!!!...... |
IL MASSACRO DI NOVI LIGURE
Appello di Omar ai giudici: "Aiutatemi Non voglio essere bollato per sempre"A 24 anni il complice di Erika De Nardo si racconta: "Di lei non m'importa più nulla. Ho combinato una cosa mostruosa ma ho pagato e voglio uscire per riscattarmi". Uscirà tra un anno e 8 mesi.... Roma, 13 luglio 2008 - "Di Erika non mi importa nulla. È da tempo che
ho deciso di pensare soltanto a me stesso, al mio percorso. È da tempo che non misuro la mia vita in funzione della sua. Qui dentro ho capito che tipo di errore abbia fatto. Lo so, ho combinato una cosa mostruosa. Ma so anche che ho pagato e che adesso voglio uscire per riscattarmi. Ora mi sento una persona nuova, migliore". Lo racconta a 'La Stampà Omar Favaro, 24 anni, rinchiuso nel carcere di Quarto (Asti) per aver ucciso a coltellate insieme a Erika De Nardo la madre e il fratello undicenne di lei il 21 febbraio 2001. "Questi anni di prigionia mi riscattano per il futuro, non per il passato - dice il ragazzo - Ma era giusto che pagassi. Chi sbaglia non può farla franca. È la prima cosa di cui mi sono reso conto" Alla domanda se si sia sentito solo in carcere, risponde: "Momenti difficili ce ne sono stati, non posso nasconderlo. Mi hanno aiutato molto i miei genitori. Non mi hanno mai abbandonato, non mi hanno lasciato solo mai. È guardando loro e tutto l'amore che mi danno che riesco a fare progetti per il futuro. Ho tante idee per la mia seconda vita. Per adesso riorganizzo l'archivio della biblioteca del carcere, ma in questi anni ho studiato. Mi sono diplomato in informatica. Quello che mi hanno insegnato mi servirà quando sarò libero". "Non ho paura di non farcela fuori dal carcere, ma ho bisogno di aiuto - aggiunge Favaro - Gli stessi giudici che mi hanno giustamente condannato mi devono aiutare a riscattarmi e a trovare lavoro. È a loro che mi rivolgo. Voglio che non mi abbandonino. È facile, dopo quello che ho combinato, essere bollati a vita come assassini. E io non voglio che vada a finire così. Non voglio che la gente mi releghi in un angolo con un solo sguardo. Voglio riprendermi la mia vita senza subire l'ombra di quella che mi sono lasciato alle spalle. Senza essere odiato nè compatito". Sulla vita in carcere Favaro spiega: "Qui mi sono
Alla domanda sul movente dell'omicidio Favaro risponde: "Mi chiedete perchè l'ho fatto. E io me l'aspettavo. Questa domanda me l'hanno posta in molti, ma ancora oggi non trovo una risposta. ci penso, ma non so spiegarmi che cosa sia scattato. Adesso anche i ricordi cominciano a sfuocarsi". E aggiunge, in riferimento al fatto che mancano ancora un anno e otto mesi alla scarcerazione: "Non c'è problema. Continuerò a contare i giorni che mi separano dalla libertà. Voglio un'altra occasione. Credo di essermela guadagnata. Solo io, da subito, ho detto la verità su quella maledetta sera". |
Scatta la prima multa per fumo nel parco giochi Il divieto è in vigore dal 27 novembre dello scorso anno. I trasgressori pagano da 25 a 500 euro
VERONA E' costata 50 euro una sigaretta accesa tra le altalene e gli scivoli del quartiere Golosine di Verona, dove fumare è vietato già da mesi. Il primo multato d'Italia, 54 anni di origine romena, era ignaro del divieto, nonostante i cartelli sparsi nel giardino, e ha acceso la "bionda" naturalmente come tante altre volte. Stavolta, però, sono intervenuti gli agenti, a seguito di alcune segnalazioni da parte degli alpini che gestiscono l’area verde e che stanno bene attenti a far rispettare l’ordinanza del sindaco Flavio Tosi entrata in vigore dal 27 novembre dello scorso anno. La multa per i trasgressori va da 25 a 500 euro. Un provvedimento fatto proprio successivamente anche dalle amministrazioni di Bolzano e Napoli, città dove tuttavia sino a oggi non sono state applicate sanzioni. Il sindaco ha ricordato che il provvedimento «è un divieto senza se e senza ma perchè bisogna proteggere i bambini dal fumo passivo almeno negli spazi comunali loro dedicati, senza condizionare il divieto a una difficile quanto opinabile distanza del fumatore. Molti cittadini - ha aggiunto Tosi - avevano segnalato all’amministrazione comunale che nei 92 parchi gioco distribuiti su tutto il territorio comunale accadeva spesso che gli adulti fumassero in presenza dei bambini e che i fumatori tenessero usualmente le sigarette a un’altezza che corrisponde pressochè a quella dei bambini, andando proprio a colpire le fasce d’età a cui sono riservate le zone verdi attrezzate del Comune di Verona. Oltre al danno alla salute c’è anche il cattivo esempio dato alle fasce d’età più indifese». L’ordinanza contro il fumo introdotta a Verona non è l’unica voluta dal primo cittadino leghista. Tosi ha firmato sino a oggi anche l’ordinanza contro il consumo di cibi in strada, quella legata alla prostituzione che proibisce la fermata per contrattare una prestazione, l’ordinanza che vieta il consumo di alcolici in alcune aree verdi della città, quella che vieta di usare e vendere bombolette di schiuma durante il carnevale, e l’ordinanza antibagarini per gli spettacoli in Arena. |
Addio a Gianfranco Funari, martedì l'ultimo saluto nella chiesa di San Marco a Milano MILANO (13 luglio) - Morena Zapparoli, moglie di Gianfranco Funari, ha voluto dare l'addio al marito dedicandogli le canzone di Battiato "La cura": «Amore mio te ne sei andato. Ti canto per l'ultima volta la nostra canzone: Supererò le correnti gravitazionali, lo spazio e la luce per non farti invecchiare, e guarirai da tutte le malattie perché sei un essere speciale. Io avrò cura di te. Ti amo, Morena». Questo il testo del necrologio pubblicato dal Corriere della Sera. Sua ex collaboratrice in tv, più giovane di lui di 35 anni, Morena Zapparoli conviveva dal 1999 con Funari, lo aveva sposato nel 2004, e ha condiviso con lui tutti gli anni della malattia. Anche uomini e donne dello spettacolo e del mondo della tv hanno
lasciato una testimonianza di affetto per il popolare showman. Luca Laurenti lo saluta in romanesco: «Ciao Gianfrà, buon viaggio, là dove sei ora lasciali come sempre a bocca aperta». Simona Ventura piange «la scomparsa dell'amico e compagno», lo scrittore e giornalista Massimo Fini ricorda «un grandissimo professionista e uomo buono e generoso, che si è speso senza risparmio in tante inutili battaglie», e il giallista Andrea Pinketts ne loda «l'esplosiva e malinconica genialità». Anche i vertici di Rai e Mediaset, sulle reti delle quali Funari ha portato al successo molti programmi, gli rendono un ultimo, commosso, omaggio. Il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri e il vice presidente Pier Silvio Berlusconi ne ricordano con affetto «il talento televisivo», mentre la Rai lo consacra «volto storico», e il direttore di Raiuno Fabrizio Del Noce ne ricorda le «doti umane e professionali», e «la figura di grande uomo e artista». Non è stata allestita una vera e propria camera ardente. La salma di Funari, morto ieri, si trova nella camera mortuaria dell'ospedale San Raffaele di Milano e viene visitata solo dai parenti e dagli amici più stretti. Rimarrà al San Raffaele fino a martedì, per poi essere trasferita alla chiesa di San Marco, dove alle 15.45 si svolgeranno i funerali. |
Estate: anguria come il Viagra ROMA - Sei fette di cocomero e l'effetto e' lo stesso di una pillola di Viagra. Sembra che l'anguria abbia sostanze capaci di risvegliare l'eros. Lo ricorda la Coldiretti con uno studio della Texas A&M University. Il principio base e' la citrullina, un amminoacido presente anche nella carne rossa e nel guscio delle noci, che una volta nell'organismo si trasforma in arginina. L'azione non e' specifica come il Viagra, ma ha gli stessi effetti della pillola blu, senza controindicazioni tranne la diuresi |
Inviato da: silvia610
il 22/09/2010 alle 23:39
Inviato da: biagio
il 09/06/2009 alle 11:29
Inviato da: nemy.t
il 28/05/2009 alle 12:36
Inviato da: kekko
il 05/05/2009 alle 12:40
Inviato da: Luca
il 11/04/2009 alle 20:57