mamma...e adesso

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Quelle parole non detteSospese nell’aria di un ufficioSorsi di caffèE lunghi silenziNon imbarazzantiMa consapevoliConsapevoli che sono solo sorsi di caffèIl desiderio di sistemare quel colletto alzatoCome farei con un amicoEppure la consapevolezza di sapere che è meglio lasciarlo com’èNon ci sono pensieriNessuna fantasiaNessun brividoSolo intesaCome se conoscersi fosse superfluoCome appartenenza ad una vita già vissutaL’ultimo sorso Getto il bicchiere di plasticaSorrido“Adesso vado”Silenzio che continua un discorso inesistenteParole mute che narrano di un racconto senza inizioMa è piacevole nutrirsi per un istante di quel silenzio“Fai la brava”“Io..sempre”E salgo le scale per tornare al mio ufficio