mamma...e adesso

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Vicini ma distantiUn muro di mattoni intonacato ci divide fisicamenteUn muro ben piùi nvalicabile divide le nostre viteDue generazioni ontroMotivazioni atavicheIo improvvisamente diventata nemicoVedo i fremiti di non sopportazione che scuotono la tua pelle Vedo come stringi la mascella quando decidi che una mia domanda non sia degna di rispostaEd ioPosso solo sperareche tu sia abbastanza solido..ho pauranon di lasciarti andaresono fiera di tedella persona che seie dell’uomo che potrai diventareho paura di non accorgermi di un tuo disagioho paura di non accorgermi di qualche segnalenon temo che tu possa prendere una strada tortuosanon temo una tua caduta o un tuo incespicareperché succederàtemo che tu non veda in me un porto sicuroda qualche parte nella tua anima di quasi diciassettenneassettato di vitadevi essere consapevole delle sfumatureche non tutto è bianco o neroche non potrai mai trovarti con le spalle al muroche l’abisso non è senza fineche anche nel buio più nero è possibile non perdersiche nessun problema è insormontabileche anche dopo la parola fine si può sempre andare a capo e mettere un post scriptuma questo posso servire io