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Acqua attenzione ai sali pericolosi

Post n°12 pubblicato il 07 Giugno 2007 da barozzidomenico
 
Tag: acqua

L'acqua per tutte le piante è indispensabile, ma se alcune nostre piante d'appartamento non hanno particolari preferenze, le nostre amate carnivore richiedono invece acque "particolari".
Per garantire loro lunga vita e salute è infatti necessario dare loro acqua estremamente "dolce", come può essere l'acqua distillata o l'acqua piovana

Acqua piovana.

L'acqua piovana è molto indicata per le nostre pc, essendo povera di minerali, può essere quindi raccolta durante le piogge e temporali.L'importante è che la zona in cui raccolgiamo l'acqua non sia un una zona eccessivamente inquinata, come possono esserlo le città o le zone industriali.attenzione inoltre a come raccogliamo l'acqua.E' importante raccolgiere l'acqua in contenitori di plastica e non metallici

Acqua Distillata

L'acqua distillata è la soluzione ottimale per le nostre piante carnivore, essendo un'acqua appunto pura.Potremo quindi tranquillamente impiegare questo tipo di acqua per la nostra coltivazione,
l'unico incoveniente con questa soluzione è il costo dell'acqua, che nel caso la nostra collezione si estenda allora la spesa potrebbe diventare eccessiva.

Acqua minerale

L'acqua minerale puo anch'essa essere utilizzata per le nostre coltivazioni, purchè il contenuto di sali disciolti sia il più basso possibile.E' comunque da precisare che l'acqua minerale è meno adatta delle altre sopra elencate, e il costo è sicuramente molto più elevato.Personalmente consiglio di usarla solo nel caso si rimanga a secco di acqua per le nostre piante.

 
 
 

Il rinvaso un momento di massima attenzione REGOLE GENERALI

Post n°13 pubblicato il 07 Giugno 2007 da barozzidomenico
 
Foto di barozzidomenico

  • Scelta dei materiali
    La scelta dei materiali è importantissima per il rinvaso delle carnivore, in quanto l'utilizzo di prodotti o "arnesi" sbagliati potrebbe causare una crescita stentata o portare sino alla morte della pianta.
    Per prima cosa, si deve accuratamente selezionare la pianta da rinvasare, capirne le necessita in quanto a dimensioni e ovviamente per quanto riguarda la coltura.Il vaso nuovo,dovrà essere più grande rispetto a quello precedente, per favorire una migliore estensione dell'apparato radicale, ma è da evitare l'uso di vasi eccessivamente grandi.Il materiale del nostro nuovo contenitore può essere di diverso tipo, ma la scelta consigliata è quella del vaso di plastica, in quanto evita la formazione di muffe, funghi o altri nemici come le alghe.Il classico vaso di terracotta può essere usato invece nella coltivazione di piante particolari, come la Darlingtonia, Ibicella ed altre, per la sua alta capacità di mantenere più fresco il composto ma è importante ricordare di utilizzare preferibilmente sempre vasi di terracotta nuovi, in quanto la porosità di tali contenitori, con il passare del tempo, trattiene sali minerali e altre sostanze che potrebbero rivelarsi nocive per le piante.Il colore del nostro vaso ha ovviamente la sua importanza, ma non solo per una questione estetica, ma anche per la capacità di mantenere più fresche le radici.Infatti è risaputo che il colore nero attrae maggiormente i raggi solari e di conseguenza le temperature diventano molto alte.Al contrario un vaso bianco, o comunque di colore più chiaro, fara sì che il nostro composto rimanga più fresco.
    altro componente fondamentale è la Torba Acida Di Sfagno, sulla quale si potrebbero scrivere pagine e pagine.In commercio vengono offerte decine e decine di marche diverse di torba, con difetti e qualità differenti.I valori espressi sulla confezione ci danno un idea della qualità della torba, ed in base a questo, sapremo quale è più idonea al nostro uso.Prima regola fondamentale è acquistare solo Torba di sfagno (o torba bionda di sfagno) senza aggiunta di concimi ammendanti o altre cose "strane".La percentuale di azoto deve essere il più bassa possibile, attorno allo 0,2%, mentre, cosa più importante, l'acidità dovrà essere compreda tra un valore di 3,5 e 5,5 PH, considerando migliori quelle con valore più basso.
    Detto questo, sarà necessario fornirsi un materiale drenante, ovvero un materiale che possa garantire un subtrato più leggero e meno compatto.Per questo scopo, sarà possibile acquistare della Perlite, sostanza di origine minerale molto leggera ed inerte.E' possibile acquistare perlitein consorzi agrari o edili, e si presenta anche sotto altri vari nomi (marche) come Superlite, Agriperlite etc.Nel caso tale materiale fosse introvabile, allora potremo ricorrere all'uso di ghiaino di quarzo inerte, acquistabile presso tutti i negozi per Acquari.
    Infine ultima e non meno importante, l'acqua, che come già visto, dovrà essere demineralizzata, o piovana, o da osmosi inversa (negozi di Acquari).
  • Il composto
    Il composto da utilizzare per il rinvaso sarà preparato in un contenitore capiente e ben pulito, come ad esempio un secchio o una baccinella.Verseremo all'interno di questo contenitore una quantita pari al 50%di perlite e 50% di Torba di sfagno, ovvero una parte di uno e una parte dell'altro.Queste "dosi" sono quelle generiche consigliate per la maggior parte delle piante carnivore, anche se si consiglia di consultare le schede di coltivazione per avere quantità e dosi più precise.Il tutto verrà poi bagnato e lavorato con le mani, in modo da ottenere un impasto uniforme.
    Per alcune specie, come Sarraceniacee, è consigliata l'aggiunta del 10% di Vermiculite, altro materiale acquistabile in consorzi Agrari (per info sulla Vermiculite visita il sito "Sarrazin's" che trovi nella sezione link).
  • Il rinvaso
    Ora che il nostro composto è pronto, è necessario liberare la pianta dal vecchio contenitore.Per fare questo, le manovre da effettuare per evitare danni alle radici sono molto semplici; basta prendere la base della pianta tra l'anulare e il medio con la mano ben aperta, e capovolgendo il vaso, dare alcuni colpetti ben assestati sul fondo del vaso cercando di far scivolare il pane di terra, tirando con la mano libera il vaso.L'operazione sembra complessa, ma dall'immagine si può capire quanto in realtà sia semplice.
    Una volta liberata la nostra pianta assieme al pane di terra, adagieremo quest'ultimo nel nostro nuovo vaso, nel quale avremo sistemato una base di nuovo composto i modo tale da far si che la base della pianta is trovi al livello del bordo del vaso, o al massimo leggermente sotto (mai al di sopra)
    In seguito basterà semplicemente far scivolare il rimanente composto ai lati del pane di terrà, in modo da riempire il nostro vaso fino alla sommità.
    Ci basterà poi aggiungere un poco di acqua per garantire la giusta idratazione del substrato.In alcuni casi, la presenza di aria nel composto, causa con le prime innaffiature un abbassamento di quest'ultimo.Basterà perciò aggiungere in superficie la quantità di terra necessaria.
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    LUCE DI "SINTESI"

    Post n°14 pubblicato il 07 Giugno 2007 da barozzidomenico
     
    Tag: luce

    Per chi volesse coltivare le piante in un terrario o comunque in un ambiente chiuso, la raccomandazione e' di usare sempre lampade al neon, in numero non inferiore a 3, e possibilmente assortite. Acquistare tre tubi al neon identici e' infatti sconsigliato e si raccomanda sempre l'acquisto di un tubo cool-white (o a luce fredda), un tubo a luce calda (a luce calda) e un tubo gro-lux (neon fitostimolante).

    Sebbene siano presenti sul mercato tubi al neon per terrari dai prezzi altissimi (fino a 100 euro per un tubo al neon) il consiglio e' senz'altro di evitare tali tubi costosissimi e di acquistare invece tubi "comuni" piu' un tubo fitostimolante. I tubi al neon comuni costano tra i 5 e i 10 euro a tubo e si trovano in tutti i negozi di materiale elettrico o nei centri di bricolage.
    I tubi al neon fitostimolanti invece si acquistano nei negozi d'acquari con il nome di "Gro-Lux" e simili. Diffidate di tutto cio' che vi propongono con mirabolanti promesse e che costi piu' di 15 euro.

    Molto importante, piuttosto, e' sostituire i tubi al neon ogni 12 mesi e non lasciarli mai per piu' di un anno, in quanto vanno incontro ad un fenomeno noto come "invecchiamento catodico" - fenomeno per il quale anche se ad occhio la luce emessa sembra sempre la stessa, in realta' la quantita' e la qualita' della luce peggiorano rapidamente.

     
     
     

    La vermiculite

    Post n°15 pubblicato il 07 Giugno 2007 da barozzidomenico
     
    Foto di barozzidomenico



    Fino a qui abbiamo dato la precedenza ad un terreno drenante, con pH bassissimo e assolutamente privo di azoto inorganico: la torba acida di sfagno, mescolata a quarzo e/o perlite, rappresenta un ottimo terreno con queste caratteristiche.
    Come effetto collaterale, pero', spesso la "purezza" di tali materiali e il pH bassissimo sono tali per cui insieme all'azoto inorganico (velenoso per le piante carnivore) mancano dal terreno tanti altri elementi che invece sono, in piccole dosi, benefici per le carnivore (potassio, ferro, magnesio ed altri).

    Purtroppo, tali composti si trovano in rocce che, se aggiunte al terreno in grandi quantita' causano un viraggio del pH verso valori alti (7 o piu') che alla lunga accelera la decomposizione della torba "avvelenando" le carnivore. Per tale ragione si preferisce evitare l'aggiunta di tale rocce, accettando di tenere le proprie piante in un ambiente sano, anche se scarso di minerali benefici.

    Alcuni coltivatori esperti, pero', hanno imparato con gli anni ad aggiungere al terreno particolari composti minerali, in piccolissime quantita', in modo da fornire i tanto agognati minerali benefici senza pero' alzare il pH sopra valori critici. Uno dei minerali usati a tale scopo e' la vermiculite, che, se usata in piccolissime quantita' (un pizzico ogni 2-3 litri di terreno) accelera la crescita di molte carnivore mantenendo basso il pH.

     
     
     

    La perlite

    Post n°16 pubblicato il 07 Giugno 2007 da barozzidomenico

    La perlite

    Se da un lato la sabbia di quarzo permette ad un terreno di essere molto drenante, dall'altro ha un difetto, e cioe' che e' pesante, e tale difetto la rende poco adatta in condizioni di permanente immersione in acqua.

    Se un vaso con torba mescolata a sabbia di quarzo e' tenuto in condizioni di alta umidita' ed e' innaffiato dall'alto, l'aereazione e' perfetta, ma qualora tale vaso sia tenuto costantemente in un sottovaso pieno d'acqua (come spesso si fa con le carnivore) e con l'acqua che sale dal basso, il quarzo e il suo peso schiacciano la torba sul fondo del vaso, tornando a formare una cappa di terreno sommerso privo di ossigeno (compattamento asfittico).

    Per ovviare a questo problema si usa spesso un altro materiale, chimicamente inerte come il quarzo, minerale come il quarzo, ma decisamente piu' leggero del quarzo: la perlite. Questo minerale di origine vulcanica e' formato da una graniglia di piccoli pezzi di roccia bianchissima ripiena di cavita' gassose, e quindi leggerissima. A vederla sembra quasi formata da "palline" di polistirolo (sebbene sia assolutamente differente dal polistirolo e non sia sostituibile con esso). Mescolando tale materiale alla torba si ottiene un effetto analogo a quello della sabbia di quarzo (drenaggio) con la differenza che la notevole leggerezza della perlite permettono di mantenere un basso compattamento ed una certa ossigenazione anche in condizioni di permanente immersione in acqua.

    La perlite non e' semplice da trovare, ed e' venduta sotto vari nomi commerciali, come Agriperlite o Agrilit

     
     
     
     
     

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    Un blog di: barozzidomenico
    Data di creazione: 07/06/2007
     

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    che progressi che fa la scienza!
    Inviato da: lollino950
    il 14/06/2012 alle 10:12
     
    che lavoro!!!!
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    il 14/06/2012 alle 10:08
     
    OTTIMO LAVORO!!
    Inviato da: lollino950
    il 14/06/2012 alle 10:07
     
     

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