Ambrosia e cicuta

ODORI


E così, questo è quello a cui dovevamo arrivare.A una doppio malto e qualche Martini dry di troppo, e barcollare e ridere per strada con le scarpe che mi fanno male. A chiederti se vuoi salire, per l'ultima birra.A mettere su un film per non guardarlo, e ricominciare subito a parlare.A te che mi chiedi: posso venirti vicino? e mi abbracci sul divano. Alla mia bocca che si fa vicina, con piccoli, deboli movimenti. Alle tue mani che mi accarezzano le cicatrici sulla pancia.E finalmente la tua bocca bacia l'angolo della mia. Giusto per tastare la mia reazione, e vedere se mi ritraggo. Ma io non ho intenzione di ritrarmi, e ti lascio continuare. E allora eccolo, il nostro primo bacio. Mi stringi, e adesso, tra un bacio e l'altro, le tue braccia si fanno più forti. I nostri respiri si fanno forti.In fondo, sono tre settimane che vogliamo esattamente questo. Diventi più profondo, senti i miei fremiti, e io sento i tuoi. La tua mano mi accarezza forte sopra  jeans. Sei dolce, ma intenso. Posso percepire il tentativo di trattarmi con cura, anche nel modo in cui arrivi ai miei seni e li scopri, e te li metti delicatamente in bocca.Il tuo profumo è buono, sa di pulito, la tua pelle è giovane e morbida, i tuoi occhi azzurri brillano nel buio. Dio, quant'è bello vedere come sei. Quant'è bello vedere quanto cambi adesso che sei eccitato, e che mi desideri.E' tutto talmente naturale, come lo sono state le nostre parole nelle notti di luglio. Come se davvero non ci fosse imbarazzo tra le nostre nudità, tra le nostre pelli che s'ncontrano. Non mi era mai successo così tanto. Capisco di non avere paura, e tutto quello che facciamo, e non dovremmo fare, diventa buono e giusto.Dopo, i tuoi lineamenti nel buio mi rubano i baci dalla bocca. Sei bellissimo. Quanto mi mancava. Quanto mi sei mancato, ancora prima di esserci. Mi sorridi, sorridiamo di continuo, scherziamo, ci baciamo. Poi arriva l'alba e ti lascio andare.Il rimorso lo tengo per domani.