Ambrosia e cicuta

Post N° 187


Mamma mia quante cose da dire...a parte che mi sono passata, dopo una bella bronchite, un attacco di nausee e mal di testa acuto...Bhé, nella mia settimana di formazione mi sono accorta quanto mi manchino le nuove conoscenze. E il fatto di essere al lavoro 12 ore al giorno con persone estranee, per poi finire in un albergo sperduto tra i boschi, di certo mi ha aiutata a superare la fobia sociale e a chiacchierare un po' con tutti.Questa è una cosa piuttosto insolita per me, ma è una parte del mio carattere che viene fuori in determinate circostanze.Insomma, attaccavo bottone con l'autista del pullman, col cameriere, con tutti.Mi sentivo così...sola.Finché è arrivato N., il ragazzo della reception.Per me era assolutamente normale brontolare sul fatto che mi facesse pagare 1 h di Internet quando ne usavo solo la metà. E spiegargli che sfruttare quella mezz'ora prima della cena a poltrire in stanza mi sarebbe costato il repulisti del minibar (ho un autentica passione per quei mini-snack e mini-bottigliette).Insomma, la mattina dopo mi sono trovata un bigliettino col suo numero sotto la porta, e dei petali di rosa.C'era scritto quanto l'avevo colpito e blablabla.Devo dire che, effettivamente, ero sempre vestita davvero carina. Insomma, il lavoro nuovo.Così gli mando un messaggio per spiegargli che sono fidanzatissima.Lui mi ringrazia di averglielo detto, e mi chiede di passare una serata con lui. A chiacchierare.Conscia del rischio che corro (non è così che finisce ammazzata la gente al tg?), gli permetto di venire nella mia stanza.Io mi sento sola, lui pure. Siamo lontani da casa e famiglia, lui vive nell'albergo. In fondo si tratta solo di chiacchiere.E' stato molto bello. Lui, è molto bello.Tanto da ripeterlo la sera successiva......continua...