Brain damage

Invidia


Invidia buona, la mia, giuro sulla mia collezione di rossetti.Il fatto è che giro spesso per altri blog, sia di questo che altri portali, e mi imbatto talvolta in frasi, più frasi, poche parole anche, talmente poetiche e intime da lasciarmi a bocca aperta. E un po' invidiosa, nell'accezione di cui sopra. Intendo, quelle belle frasi d'amore che ti colpiscono e te le porti dietro tutta la giornata, che ti fanno dire "sì anche a me, pure io!", quelle che in un certo senso senti dentro e non sai esprimere. Come ho detto, poetiche. Ecco, la poeticità è un dono che invidio tantissimo, che vorrei avere e mi manca. Neppure mi sforzo, risulterei ridicola. Sono totalmente incapace di scrivere, peggio ancora dire, qualcosa di carino, di romantico, di profondo. Io e la poesia proprio non ci si prende. E penso, anche, che tutta 'sta gente così brava evidentemente quelle emozioni le prova, e devono essere talmente grandi da non entrare per interno nei loro corpi, allora esplodono fuori sotto forma di parole.Anche questo invidio, la capacità di provare così tanto, ad un livello superiore, con una sensibilità per me impensabile, anzi, pensabile sì, ma tra pensiero e sentimento di differenza ce n'è. Dall'altro lato io, che mi scoccio e abbandono, mi annoio, sento già addosso la monotonia snervante degli uomini che devono ancora arrivare, io che son nervi e cervello, e manca tutto il resto.Parlo d'amore come di un piatto di tagliatelle all'ortica, e la cosa grave è che per me hanno anche lo stesso valore. Che magari per colpirmi davvero dentro bisognerebbe farsi spazio, scavare, armarsi di ruspa, tempo e pazienza, forse un po' di masochismo, e certamente avere nulla da perdere, e aspettarsi nulla da prendere.