Brain damage

Clara versus Ape #2


Ieri, mentre ciarlavo su facebook, avverto uno sguardo che si posa su di me: è lei, l'ape malefica che senza chiedermelo vuol diventare mia coinquilina. Le ho dato un nome, comunque, quindi d'ora in poi la chiamerò Melina.Insomma, Melina inizia a fare il giro della stanza, cosa che non aveva mai fatto prima, soffermandosi e aumentando il volume del suo zzzzz proprio nei punti in cui regna il disordine. Si fa beffe di me. Vuole che metta ordine perché ha deciso di dividere la stanza con me. Ci guardiamo per un paio di minuti con sospetto. Va via.Decido di approfittarne per chiudere il buco della finestra cui l'infingarda si infila pensando sia suo. Mi armo di pazienza, coraggio, nastro isolante, tovaglioli, carta da forno. Soddisfatta come un genio del problem solving, me ne torno a perdere tempo su facebook.Passa un'ora, e riecco Melina. Il buco è chiuso, inizia a sbattere contro lo stoppino improvvisato. Fa il giro della finestra, più e più volte, cercando uno spiraglio per entrare. La guardo da lontano: ha l'aria preoccupata, impaurita, di chi non capisce né si capacità di ciò che sta accadendo. E' testarda, Melina, e continua così per un paio d'ore buone... Non si arrende, eppure la mia vittoria è palese e schiacciante.Finalmente va via, e torna con un moscone. Ricontrollano tutto per un'altra ora. Io sono immobile, impietrita, ho paura che si accorgano del mio inganno e me la facciano pagare duramente. Inizia a calare il sole e se ne vanno.Melina, non ti ho uccisa e ringrazia il mio buon cuore, ma per favore, nidifica in camera dichisaitu altrove: ho già poco spazio per me qui, se no ti avrei tenuta. Così come tenevo amorevolmente lo scarafaggio Giovanni sul pianerottolo disabitato del piano di sopra, ed è stato lì per anni, finché quella brutta vecchia *censura* del primo non ha pensato bene di ucciderlo. Stai attenta, e buona vita.