Brain damage

Scusi, il conto?


Perché giusto mentre sono a casa mia, tra vecchi amici, sniffando serenità, ovviamente tu senti l'esigenza di farti sentire. Dopo mesi. Senza alcuna domanda, chi se ne fotte di come sto, giusto? Chi se ne fotte di come posso avere preso il tuo abbandono? Chi se ne fotte di cosa ho fatto nel frattempo, se sono felice, se ho un mio equilibrio, se forse lo sto trovando?"Ti sto cercando"Embè? Ti senti maschio per questo? Ti senti, peggio, debole ed umilato per questo? Io, che ho passato anni NON a cercarti, perché certo a me era mica concesso il lusso di poterti scrivere o mandare un messaggio, io, che sono andata contro amici per difenderti, per dire no, lui non è così, no, sta' tranquillo che lui a me ci tiene, io che sono stata l'amica, lo sfogatoio, l'alternativa alla noia, ma mai, credo mai e penso di poterne essere sicura, mai la paura né la confidenza all'amico, mai il sacrificio, mai neppure lo sforzo di dire una stronzata, non sono mai stata cinque minuti ritardati per sbaglio, mai una promessa mantenuta, mai niente, IO, che non sono stata nient'altro che l'hobby di troppi anni, io forse ho diritto a sentirmi debole ed umiliata. Tu no. Tu hai fatto la tua scelta, e se cento volte sei tornato indietro, la mia pazienza misura novantanove. Che l'amore è forse un'altra cosa, avevi ragione. L'amore non aspetta così tanto quanto me, l'amore non sta degli anni e passare le notti in bianco e piangere di nascosto, e fingersi amico per poi tremare di nascosto se ti abbraccia, non dubita, non si sente in competizione, non pensa di essere per sempre fuori dalla vita dell'altro, non si distrugge.La prima volta che ti ho visto non ti ho neppure guardato in faccia. Ero talmente imbarazzata da sembrare impertinente. Fatta sì. Anche. Comunque ricordo che dopo avrei voluto essere sotterrata da chili di lava bollente. E ricordo il tranquillizzarmi, le tue parole, la tua voce che mi raccontava di mondi che non ci sono più, i ricordi che via via affioravano, i doppi sensi che si trasformavano in tenerezze, l'evasione che diventava affetto, le fatiche, i minuti ritagliati, e i miei ricordi che son tutti qui. Solo questo, qualche ora. Anni di ore. Quattro ore al giorno per cinque anni, che vuoi che siano? Giusto un paio di sguardi rubati, e sentirmi rubata tutta per intero, che a rubare quarantacinque chili forse non ci vuole un ladro professionista.Quattro ore al giorno per cinque anni, un'amica almeno mi sarei definita. Invece neppure questo. Cosa hai detto? Una conoscente? Ah, un'amica di amici. Una tizia a caso.E se qualcosa abbiamo distrutto, a me piace pensare che non fosse amore. Perché se invece fosse amore, tu saresti un idiota. E mi piace anche pensare di non avere regalato niente ad un idiota.Solo che l'idiota sono io, che leggo i tuoi messaggi e ancora ti permetto di causarmi insonnia. Ma adesso vado a dormire, che basta ripetermi a mente le tue scuse e le tue bugie per cantarmi una ninna nanna soporifera come poche.Ti porto sottopelle, che è ben di più che portare qualcuno addosso, o nel cuore, o nei ricordi, ma Morgana è morta e Merlino l'ha uccisa.Now even if you hold yourself I want you to get cured From this person Who poisoned you