Brain damage

TV spazzatura


E no!Lungi da me difendere la d'Urso e tutti gli altri affamati d'audience, ma quello è lavoro, ci son soldi in mezzo e il mondo è pieno di squali senza troppi scrupoli dalla notte dei tempi. Vergognoso. Sì, d'accordo.Volete che virgolettiamo la parola lavoro? Sì, d'accordoVolete che rimproveriamo la Barbarella e tutte le altre a seguito perché fanno le giornaliste che non sono? Sì, d'accordo.Invece, sul pubblico che ha gratuitamente e pericolosamente fame di cronaca nera, di gossip, di notizie irrisorie per il buono o cattivo proseguimento della propria esistenza, di quelle casalinghe, zie, nonne, individui che giocano a fare i detective, con una morbosità non troppo diversa da quella di stalker all'ultimo stadio, ecco, su costoro cosa dobbiamo dire?Domanda-offerta.Un paese di oscuri portinai.Mi inquieta di più, molto di più, mia nonna che segue, senza perdersi una puntata, queste trasmissioni che speculano, più che sul dolore di chi rimane, sulla vita di chi non c'è più e non può rettificare, difendersi, raccontarsi, che le signore del piccolo schermo, tutto sommato serve, come tutti i lavoratori dipendenti, di commissioni e volontà preconfezionate.Etica da spettatore, se vuoi l'etica dello show.