Creato da carlo.salieri il 13/04/2007

NERO

IL NERO COLORE DELL'ANONIMATO

 

 

A...amico, A..Amore

Post n°9 pubblicato il 29 Maggio 2007 da carlo.salieri

Ma l’amicizia esiste?? Non so se il fatto di non avere un amico con la A maiuscola sia causa della sfortuna o come mi sto sempre più convincendo la motivazione sia molto più semplice…cioè che l’Amicizia proprio non esiste.

L’unico Amico su cui posso fare affidamento è il mio cervello che per forza di cose non mi può lasciare.

L’unica persona  su cui posso contare e che non tradirà mai la mia fiducia è la mia compagna che di certo non è spinta dall’amicizia, ma dall’amore bilaterale che ci unisce.

 

Quindi…

 

l’amicizia non esiste, l’amore si.

 

…un paletto…  

 
 
 

IO STATALE

Post n°8 pubblicato il 22 Maggio 2007 da carlo.salieri

Un po’ in ritardo ma auguro buon giorno a tutti (a tutti chi poi?!), oggi è una bellissima giornata di sole e quindi bisognerebbe essere sereni, godersi l’estete che arriva, annusare l’aria tiepida e inebriarsi di felicità…non bisognerebbe certo incazzarsi con il primo stolto che si incontra nel web.

 

Tra le news di libero questa mattina c’erano un paio di articoli, conseguenza dalla trasmissione Report di domenica, che parlavano degli statali, della pubblica amministrazione e della sua inefficienza. Commenti abbastanza sterili ai servizi andati in onda e ai casi specifici segnalati. Ciò che è veramente fastidioso e insopportabile sono i commenti delle persone, mi sono reso conto che noi statali siamo veramente considerati ben poca cosa, sia come persone che lavorativamente parlando!

 

E’ vero, sotto lo stato non ci si ammazza di lavoro, sarei veramente un ipocrita se affermassi il contrario, è vero che c’è gente che non fa nulla e ripeto nulla tutto il giorno e percepisce lo stipendio solo per timbrare il cartellino. Sono anche consapevole che la P.A. non funziona e la colpa, almeno qui in Veneto, deriva da manovre politiche effettuate ormai molti anni fa. I miei genitori mi hanno sempre detto che negli anni 70 nessuno voleva un posto in un ente pubblico, perché lo stipendio, a differenza di quello che si percepiva sotto privato, faceva ridere……..quindi, chi assumeva la P.A.?? Gli scarti, cioè il peggio del peggio! Oggi ci troviamo con gente che non sa neanche legarsi i pantaloni che non possono essere sostituiti da persone competenti perchè l’età pensionabile si alza sempre di più e quindi il risultato è lo schifo più totale! Quando ho iniziato a lavorare sotto lo Stato correvo come una trottola xchè, per forza di cose, se su 100 persone 70 non fanno un cazzo gli altri 30 devono sobbarcarsi anche ciò che non viene fatto dei fannulloni, ma ora le cose sono cambiate, mi sono conformato alla media come i miei principi dicono, faccio ciò che mi è stato assegnato, nulla di più, nulla di meno, nella speranza che facciano lavorare quelli che non hanno mai fatto niente negli ultimi 30 anni!  Penso però che sia vero che  sotto lo Stato lavorino gli scansafatiche più recidivi ma che sia altrettanto vero che ci sono tante persone in gamba che si integrerebbero benissimo in realtà private.

 

Prendersela con gli statali in ogni caso penso sia come sparare contro un malato terminale, guadagniamo una miseria, le agevolazioni comunali non ci spettano mai perché ci sono sempre i furbi che anche se guadagnano mille volte più di noi (a Venezia i gondolieri, i tassisti, i negozianti) non dichiarano un cavolo,  risultano più poveri e quindi avvantaggiati nelle varie graduatorie per i finanziamenti a fondo perduto, le paghe e gli aumenti non rispecchiano in nessun modo incremento del costo della vita, ti aumentano 50 euro ogni 3 anni quando un negoziante che prima ti vendeva i jeans a 100.000 lire ora te li fa a 100 euro…ha ragione chi dice che se mandassero via chi non fa un cazzo tutti gli altri guadagnerebbero di più, ma lo sappiamo tutti che un dipendente pubblico è intoccabile, ho visto succedere in questi 4 anni da dipendente pubblico delle cose che se fossero successe sotto privato sarebbero bastate a cacciare via a calci in culo chi le ha pensate e fatte.

 

Oggi ho perso del tutto il mordente, sarà per l’afa e l’umidità di Venezia o per sta cazzo di dieta che sto facendo.

 

…moscia constatazione…

 
 
 

UCCIDETELO...

Post n°7 pubblicato il 15 Maggio 2007 da carlo.salieri

Quando venite a Venezia e visitate il ponte di Rialto x favore non comperate la frutta a pezzi nel banchetto vicino al mercato, magari STO STRONZO FALLISCE E EVITA DI URLARE TUTTO IL SANTO GIONO DALLE 10 DELLA MATTINA FINO ALLE 5 DELLA SERA:

 

MELONE, ANGURIA, ANANAS, “STROBERI”, “UOTER MELLON”…DAI CHE ‘NDEMO!!

“ELLO ELLO”, ULLALA ULLALLA, MA CHE BON CHE SE EL MEON!!

MACEDONIA BELLA FRESCA E PROFUMATA!!

 

 Se va avanti così tutta l’estate gli butto giu un secchio di piscio dalla finestra dell’ufficio!!

 

…incazzatura…

 
 
 

INSACCATO

Post n°6 pubblicato il 15 Maggio 2007 da carlo.salieri

Oggi ho fatto una cosa che non dovevo fare, più che altro che mi ero ripromesso di non fare, ho pubblicizzato il mio blog e ciò va contro la mia filosofia del non apparire ma sarei un bugiardo se dicessi che la speranza più recondita e profonda è quella di scambiare delle opinioni con la mia antitesi.

 

Vedendo il blog di quella ragazza e vedendo in particolare le sue foto mi è rispuntata la voglia di scrivere di un argomento sopra al quale passo molte ore a riflettere e a soffrire, cioè la schiavitù del corpo. Penso che sia una mancanza, una crepa, uno strappo, cioè una debolezza, non accettare il proprio corpo è una gabbia da cui non si può uscire, la mancanza di obbiettività e di realismo verso se stessi è il lucchetto che ci impedisce di evadere, partire con l’idea che si è esteticamente brutti è come partire penalizzati in una corsa, rincorrere sempre l’ultimo corridore senza mai prenderlo, con la consapevolezza però che noi siamo gli ultimi solo xchè non vogliamo girarci per vedere chi sta dietro di noi. Il vedere le immagini di quella ragazza fisicamente perfetta non mi crea invidia ma mi scoraggia, mi appesantisce ancora di più rendendo la mia rincorsa sempre più dura e la mia rimonta sempre più improbabile. La goccia che costantemente cade e mi fa male al cervello è il fatto di sapere di essere debole, cioè di non riuscire ad essere superiore a certe cose a cui non dovrei dare importanza, xchè per me non sono importanti. A volte metto un piede fuori dal mio involucro, mi giro e guardo con rispetto dietro di me chi è stato più sfortunato e ringrazio chi ha tessuto la trama della mia vita per il buon cuore.

 

…uno sguardo dato, un pensiero avuto, un passo avanti fatto…

 
 
 

EGOCENTRISMO

Post n°5 pubblicato il 09 Maggio 2007 da carlo.salieri

La cosa che meno sopporto nelle persone è l’egocentrismo, secondo me è il virus che mangia la società dall’interno, come un tarlo nelle menti delle persone che divora quella parte del cervello che si occupa dell’UMILTA’! Tutti con una grande freccia puntata sulla testa che ha la funzione di indicare chi è il migliore del mondo. Io sono mediocre xchè non esiste una cosa o un campo in cui non ci sia nessuno che non sia migliore di me. Il corridore più veloce, lo scienziato più intelligente, l’uomo più forte possono sentirsi speciali xchè fanno una cosa che nel mondo nessuno fa meglio. Egocentrismo significa mettere il proprio ego al centro di ogni cosa, ma significa anche presunzione, avere la presunzione che tutto giri intorno a se…ma ce lo siamo mai chiesti a chi cazzo interessa delle nostre vite?? Penso che in tutta l’esistenza uno possa incontrare ben poche di persone realmente importanti, cioè di quelle che tengono realmente a noi stessi, in ogni momento e in ogni situazione. Se oggi tirassimo la riga del totale penso che una  mano basti a contarle. Noi siamo speciali per i nostri genitori, per i nostri fratelli, per nostra moglie, per i nostri figli e basta. Quando incontro questa cazzo di gente che vuole mettere in mostra a tutti i costi il proprio intelletto o la propria fisicità mi riprometto di non partecipare alla gara, non voglio misurarmi dando così sfogo alla propria boria e al proprio ego.

Tutti sono sapienti ma gli stessi tutti sono anche ignoranti, ognuno è esperto nel proprio campo ma è ignorante in tutto il resto, bisogna avere l’umiltà e la consapevolezza di ignorare tante cose e partendo da questo principio porsi con chi ti sta davanti.

…un mio pensiero e un mio principio…

 
 
 

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