Sogni di carta.

Hug e Sir.Julien:secondo capitolo.


Continuano le avventure dei nostri amici.Commentate pure.  Hug e Sir.Julien  2°capitolo. Arrivarono al castello del re Edoardo v° il mattino dopo.Una guardia li fece accomodare nella sala del trono e disse loro: "Attendete qui, il re sarà da voi tra poco."Hug si avvicinò a Sir. Julien e gli disse: "E' enorme questo palazzo, padrone. Ho paura." Sir. Julien lo guardò con i suoi bellissimi occhi grigi in atto interrogativo. Hug continuò: "Sono abituato agli spazi ristretti del nostro villaggio, padrone, mi spaventa l'ampiezza di questo posto, mi trasmette ansia." Sir. Julien sorrise e gli disse: "Non devi aver paura, Hug. Re Edoardo v° non é cattivo e sa apprezzare coloro che lo rispettano. Io lo conosco da quando eravamo piccoli perché é figlio di una mia zia che,purtroppo,é morta otto anni fa. Siamo parenti alla lontana ed abbiamo entrambi origini umili perciò stai tranquillo. Comportati come fai con me, con: referenza, cordialità e rispetto e tutto andrà bene. Per quanto riguarda il palazzo, a me la vastità di queste stanze non fa più effetto perché ci sono stato altre volte, ma posso capire che tu sia turbato. Cerca di non pensarci e vedrai che il turbamento sparirà del tutto in poco tempo, ok?" Hug annuì.All'improvviso il pesante portone di bronzo della sala del trono si aprì ed il re si avvicinò a loro. Edoardo v° era un bell'uomo: alto, moro, occhi neri, muscoli possenti, pelle scura e belle labbra."Benvenuto cugino" disse il re rivolgendosi a Sir. Julien. "Buongiorno maestà." rispose Sir. Julien.Il re pose la sua mano sinistra sulla testa di Hug e chiese: "Cosa mi avete portato stavolta cugino?" Sir. Julien disse: "Mi aveva ordinato di forgiare una spada ed io ho affidato il lavoro a Hug, un grande artista." Il re Edoardo v° annuì e, tenendo sempre la sua mano sulla testa di Hug, gli chiese: "Pensi di aver fatto un buon lavoro ragazzo?" Hug annuì e rispose: "Penso di sì, maestà, ma é lei che deve giudicare, io sono solo un povero ed umile fabbro." Edoardo accarezzò i capelli di Hug e chiese: "Puoi mostrarmi la spada, ragazzo?" Hug e Sir. Julien presero la spada e la mostrarono al re che, dopo averla osservata e soppesata, disse: "E' una spada bellissima!!"Era vero, era una spada meravigliosa: l'elsa era decorata con incisioni che rappresentavano il sorgere ed il tramontare del sole e la lama era talmente lucida che ci si poteva specchiare. Il fodero era d'oro e, su di esso, c'erano incise spighe di grano. "Hai fatto un lavoro sublime, ragazzo." disse il re abbracciando Hug. Sir. Julien sorrise a Hug e, avvicinandosi al suo orecchio, gli sussurrò: "Bravo, ragazzo mio, sei stato davvero formidabile." Hug sorrise."Venite amici" disse il re "sarete miei ospiti per un mese e, domani sera, ci sarà una festa in vostro onore."Il re Edoardo v° batté le mani e due bellissime donne fecero il loro ingresso nella sala. "Queste sono le mie due figlie: Anna e Caterina. Si occuperanno di voi." disse il re. Sir. Julien si avvicinò a loro e disse:"Le mie nipoti sono sempre bellissime." Edoardo rise. "E'vero!" Esclamò battendosi una mano sulla fronte "dimentico sempre che tu le conosci bene!!"Hug osservava con sguardo rapito le due ragazze:" Sono belle vero Hug?" Chiese il re. Hug annuì e rispose: "Bellissime maestà." Edoardo si rivolse alle ragazze e disse: "Figlie mie, questi uomini sono miei amici: lavateli, ungeteli di oli profumati, rivestiteli di bellissime vesti e riconduceteli qui." Le ragazze annuirono e dissero: "Sì, padre."Sir. Julien e Hug:uscirono dalla sala, seguirono le due ragazze in un enorme bagno e si abbandonarono alle loro cure.