nettaredistelle

Free climbing della vita


Un breve saluto. Sono in partenza. Domani, alle 8 in punto sarò in viaggio, diretta al "Paese del lavoro sodo per raggiungere i miei obiettivi". In realtà non è una vera e propria partenza, ma un ritorno. Perchè quella città è a me familiare. Ci ho sempre vissuto, ma mi ero stancata e non ci volevo più stare. Troppe responsabilità. Troppi doveri. Ormai avevo il mio ruolo nella cittadina. Ero l'assessore della " Politiche per la perfezione", esperta nel fare sempre la cosa giusta. O meglio non deludere le aspettative di chi voleva che agissi così. Ho detto basta. Così un giorno ho fatto le valigie e me ne sono andata. Avevo nostalgia a volte della Deborah che viveva lì...ma non volevo fare ritorno. Mi dovevo ribellare. Dire no. E poi quei sogni, quegli obiettivi di chi erano??? Ero io a scegliere o subivo le scelte degli altri?. Fino a quando ho capito che non si può scappare da se stessi. Perchè gli obiettivi di cui avevo tanta paura erano i miei. Non li vedevo perchè erano impolverati, ma c'erano... E io nascondevo tutta la mia paura dietro agli altri. Allora ho deciso di tornare. Sono fortemente intenzionata a ritrovare la strada...1. Per prima cosa devo trovare il modo di scendere dalle nuvole e atterrare sulla terra ferma.  Trovato!!! Tirerò fuori dal cassetto la mia forza di volontà.2. Poi dovrò prendere la "cartina del buon senso e organizzazione". Trovare la strada per la montagna da scalare.3. Controllare l'equipaggiamento da scalata. Chiodi? Sono i miei passi e i miei scopi. Il mio programma da seguire. Corda? Per unire i miei obiettivi e non cadere mentre mi arrampico. Non posso permettermi di ricominciare. Imbragatura? Facile, quelli sono i miei pensieri; non vado mai via senza. Moschettoni? Per legare me stessa alla corda e impedirmi di "scappare" e provare a volare di nuovo. E ultimo ma non ultimo...scarponcini, ma soprattutto la forza e l'energia nelle gambe. Perchè non ci sono scorciatoie per un posto dove valga la pena di andare.4. Il vento e la luna. Così che possa sempre chiudere gli occhi e tornare a volare. Trovare conforto e sostegno quando deciderò di mollare. E sentire la loro voce ripetermi "chiudi gli occhi e sogna, ma poi torna alla montagna"."Spesso il cammino nega se stesso, affinchè il viaggiatore sia spronato a scoprire ciò che esiste al di là della prossima curva" Coelho