semplicemente Io!

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Può la ricerca dell’Uomo Giusto diventare un obiettivo, una religione, un dogma? Anche solo per un anno? Naturalmente! Ce lo dimostra Maria che, stufa di fare la preziosa, da un giorno all’altro decide di dare una svolta alla propria vita. D’ora in avanti dirà di sì a tutti gli uomini che le chiederanno un appuntamento. Alti o magri, belli o brutti, calvi o ipertricotici, timidi o sbruffoni, noiosi o brillanti, milionari o poveri in canna, taciturni o logorroici, caucasici, afro-americani, asiatici, papuani… insomma, nessun limite di lingua, razza o nazionalità. È così che le capita un autista della metropolitana, un mimo, un senzatetto, un idraulico che parla solo spagnolo ma che, ahimé, è già sposato, e la cui moglie costringe Maria a prendere in considerazione l’idea di un corso di lingue («Signora, mi scusi, non sapevo che suo marito fosse sposato. Sono molto embarazada!» «EMBARAZADA!!!» Sappiate che in spagnolo «embarazada» significa «incinta»… Non solo le apparenze ingannano: anche le assonanze). Se è difficile trovare un ago in un pagliaio, figuriamoci l’Uomo Giusto! Ce la farà Maria? Non vi resta che leggere… «Volevo più di una cena. Volevo essere mangiata viva. Volevo innamorarmi come mai mi era capitato. Volevo beatitudine e baci e adorazione e gioia, ed ero abbastanza sicura che non avrei avuto niente di tutto questo. E così decisi che avrei detto SÌ a ogni uomo che mi avesse chiesto un appuntamento. Sarei uscita con tutti, almeno una volta.» Quella donna parla diciotto lingue, ma in nessuna sa dire «No». Dorothy Parker