MAI DIRE MAI

SPERO DI ESSER DIVENTATA GRANDE ABBASTANZA...


Spero di esser diventata abbastanza grande... Non nel senso di alta! Alta più di così non lo divento di sicuro, a meno di indossare scarpe con i tacchi. E nemmeno nel senso di grossa!Riguardo al grossa,  gradirei proprio essermi fermata... :-((Spero di esser diventata "grande" nel senso di aver raggiunto quella sorta di "saggezza" che riesca in futuro a farmi affrontare le varie vicende negative della vita con maggior filosofia e rassegnazione.Da quando ero bambina, ho sempre sofferto per ogni "perdita" che posso aver vissuto, sia che fosse stata grande che di poco conto,  sia che si trattasse di oggetti che di affetti, anche se in modo diverso a seconda degli eventi: dal gattino che non ho più trovato quando avevo 5 o 6 anni (ma che ancora ricordo), alla prima amica e compagna di banco delle elementari che mi ha mollato per un'altra bimbetta, al mazzetto di figurine dei calciatori sparito da sotto al banco (eh, sì... facevo la raccolta delle mitiche figurine Panini), alla morte di mia nonna, ad un'amicizia adolescenziale tradita, al primo amore platonico, alla rabbia di una supplenza persa o di un concorso passato senza ottenere il posto di ruolo, al dolore di un matrimonio finito, alla perdita di un cane, al tradimento di chi credevo un Amico ed un' Amica veri... Per ogni evento di questo tipo, io sono sempre stata malissimo, troppo, decisamente troppo. Mi affeziono anche alle cose, figuratevi alle persone.Ogni volta che mi è capitato un abbandono o una perdita, ho sempre pensato che il dolore non sarebbe mai passato e che non lo avrei superato. Invece... il tempo... il tempo rimargina le ferite... e qualsiasi dolore, in un modo o nell'altro si affievolisce e si va avanti (senza gattino, senza amica, senza figurine, senza nonna, senza amore, senza marito, senza amicizie...).  Si vive e si va oltre. Per cui mi chiedo: che senso ha avuto star così male, soffrire, piangere, disperarsi... se tanto poi non conta nulla e col tempo tutto si supera?Ho raggiunto la consapevolezza che nulla è per sempre: nè le cose belle (purtroppo), nè le cose brutte (per fotuna).Per cui vorrei riuscire a godere di quelle belle senza illudermi che durino all'infinito, come acquisire la capacità di accettare quelle brutte senza drammi o dolori troppo intensi.Tutto è utile, tutti sono necessari... MA... niente e nessuno è indispensabile.Voglio scolpirmi queste parole nella mente e nel cuore.Voglio essere in grado di andare avanti senza drammi o dolori troppo forti, superandoli con una sorta di distacco. Spero davvero di esser diventata grande abbastanza...Spero di non essere più un fuscello in balia delle emozioni e dei sentimenti, ma un grande albero, capace di ondeggiare al vento senza essere sradicato.Un abbraccio grande... grande abbastanza da prendervi tutti! ;-) Cra cra cra