Ieri sera ero a cena da una mia amica, assieme ad altre ragazze over 50.Come al solito, le altre se la cavano portando del vino o una pianta... a me tocca il dolce.Stavolta ho optato per le "pesche", una specie di pasticcino che dall'aspetto assomiglia al frutto.Da noi si trovano anche dai fornai o, più piccoline, nelle pasticcerie tra i vari mignon.Sono abbastanza lunghe da preparare, ma il risultato ne vale la pena.1- Si inizia preparando i mezzi "gusci": adesso molti usano la pasta frolla. A me sinceramente, piace farli all'antica maniera, quando qui nelle campagne, la pasta frolla nemmeno sapevano cosa fosse.Pertanto si faceva l'impasto della ciambella, più sodo, lo si tirava in una sfoglia alta mezzo centimetro da cui si ricavavano col bicchiere o con un tagliapasta a zig-zag dei dichi, da appoggiare su mezzo guscio di noce svuotato e unto di olio. Poi si cuocevano in forno e da freddi si toglievano i gusci delle noci, in modo da avere una semisfera vuota.
PROSEGUE IL VIAGGIO... PER I GOLOSI!
Ieri sera ero a cena da una mia amica, assieme ad altre ragazze over 50.Come al solito, le altre se la cavano portando del vino o una pianta... a me tocca il dolce.Stavolta ho optato per le "pesche", una specie di pasticcino che dall'aspetto assomiglia al frutto.Da noi si trovano anche dai fornai o, più piccoline, nelle pasticcerie tra i vari mignon.Sono abbastanza lunghe da preparare, ma il risultato ne vale la pena.1- Si inizia preparando i mezzi "gusci": adesso molti usano la pasta frolla. A me sinceramente, piace farli all'antica maniera, quando qui nelle campagne, la pasta frolla nemmeno sapevano cosa fosse.Pertanto si faceva l'impasto della ciambella, più sodo, lo si tirava in una sfoglia alta mezzo centimetro da cui si ricavavano col bicchiere o con un tagliapasta a zig-zag dei dichi, da appoggiare su mezzo guscio di noce svuotato e unto di olio. Poi si cuocevano in forno e da freddi si toglievano i gusci delle noci, in modo da avere una semisfera vuota.