MAI DIRE MAI

COMODITA' E TECNOLOGIA...


Tanto tempo fa (nemmeno poi tanto...) era normale accendere la TV e andare a sedersi, magari in poltrona o sul divano (esattamente come ora). Quando poi appariva il triangolino bianco in basso sullo schermo, che ci avvisava dell'inizio di un programma sull'altro canale, ci si alzava e con la manopola che faceva CLOCK, si passava sull'unico canale alternativo che c'era...Stessa cosa per abbassare o alzare il volume: ti dovevi alzare pure tu...Poi sono arrivati i telecomandi e non è stato  più necessario alzarsi.Ho passato serate stesa sul divano, a cambiare canale... magari dormicchiando un po'... Un po' spesso! Ah ah ah...Un tempo, e mi pare di esser nata nel giurassico, per entrare in macchina, bisognava prendere la chiave, infilarla nella serratura, fare clik e una volta saliti, da dentro alzare lo spinottino sullo sportello destro per far salire qualcuno.Poi è arrivata la chiusura centralizzata che ci ha fatto aprire l'auto da lontano, senza doverci piegare per infilare la serratura.Ora, basta avere le chiavi della macchina da qualche parte con noi... ed il gioco è fatto (sperando che la nostra auto ci sia fedele e non si apra o si metta in moto con un altro passante qualsiasi).Ai miei tempi, sempre se avevi un'auto e dovevi posteggiare, oltre ad avere la fortuna di trovare un parcheggio libero, dovevi avere anche due bei bicipiti da guiness, perchè fare manovra ti faceva sudare sette camicie anche in inverno, da quanto era duro lo sterzo.Poi è arrivato il servosterzo e si posteggiava con un dito, o quasi.Ora, l'auto posteggia da sè mentre ti rifai il trucco (o la barba, dipende da chi sei...).Un tempo... si saliva in macchina e si partiva. Magari sbadatamente con il freno a mano ancora tirato e te ne accorgevi solo quando la puzza di bruciato di faceva perdere i sensi.Ora, se non lo si disinserisce siamo avvertiti da fastidiosi segnali acustici.Un tempo (sempre QUEL tempo), i bambini scorrazzavano per l'abitacolo e ci si sedeva anche in sette in una Cinquecento (i sette nani, ovviamente).Ora, prova a non allacciarti le cinture di sicurezza! Senti che belle sirene ti suonano nelle orecchie!E che dire dei torcicollo che ti venivano, quando dovevi girarti indietro per vedere se sopraggiungeva qualcuno? Già... mica c'erano gli specchietti laterali nelle macchine. Però almeno, non rischiavi di romperli prendendoci male le misure entrando in garage (io... sigh!).Un tempo... se volevo risentire qualche canzone trasmessa per radio, mi armavo di musicassette C30 o C60 o C90 ed aspettavo l'attimo fuggente per registrarle mentre le trasmettevano... lasciandomi scappare sempre qualche attimo e bloccandola sempre un po' prima della fine perchè il DJ ci parlava sopra.Ora vi devo dire come si scarica la musica?Un tempo... quando da  bambina andavo a trovare qualche parente di mia mamma che abitava in campagna, si trovava sempre la casa aperta, si chiamava a gran voce, si entrava per vedere se c'era qualcuno, magari si beveva un bicchier di vino (lasciato appositamente nel fiasco sul tavolo per chi arrivava). Poi ci si incamminava per i campi, dove tutta la famiglia stava lavorando.Ora, anche in campagna trovi cancelli, sistemi d'allarme, porte blindate, inferriate alle finestre e fossati con i coccodrilli anche attorno al capanno degli attrezzi.Un tempo... le case di notte erano buie. Ora, se ti alzi nel cuore della notte per fare plin plin... non puoi procedere al buio perchè hai mille lucine che ti segnalano la strada: la radiosveglia, la luce d'emergenza in corridoio e sulle scale, gli interruttori illuminati, le lucine dello stand by di cellulari, allarmi, televisori... che se non sei proprio sveglio, ti prende un infarto perchè le scambi per gli occhietti di spiriti e fantasmi.Un tempo... per fare una ricerca scolastica, tutti gli studenti si arrabattavano sulle varie enciclopedie (universali, degli animali o scientifiche che tutti più o meno avevamo, acquistate in edicola a fascicoli e fatte rilegare a mano) o passando ore in biblioteca a cercare su enormi libroni che odoravano di chiuso e muffa. Ora, basta digitare una parola sul pc e tutto lo scibile umano è sotto i nostri occhi (in versione più o meno corretta).Un tempo... si viaggiava con alla mano una cartina stradale (che alla fine non si riusciva MAI a ripiegare seguendo le pieghe originali).Ora una voce a vostra scelta (maschile o femminile) vi segue passo passo e vi conduce con un metallico: "Tra trecento metri, svoltare a sinistra..." esattamente dove volete arrivare. Forse.Un tempo... il televisore a 24 pollici era un armadio: più profondo che largo e sporgeva da tutti i mobili.Ora ne acquisti uno da 250 pollici, ed è piatto come una sottiletta e ti chiedi come fanno a starci dentro tutti quei canali che ci sono.Un tempo... se eri in giro ed avevi bisogno di telefonare, dovevi come minimo, essere munito di un chilo di gettoni telefonici ed avere la fortuna di trovare una cabina telefonica funzionante.Ora, se hai compiuto i 18... mesi, come minimo ti hanno già regalato una decina di cellulari, che hanno anche incorporato la funzione ciuccio e la possibilità di scegliere una ninna nanna tra trenta suonerie polifoniche.Un tempo... se volevi fare una partita a carte, invitavi qualche amico, prendevi un mazzo di carte e giocavi.Ora, ti isoli e giochi a carte virtulamente con uno che magari sta dall'altro capo del mondo...Ma io dico:con tutta questa tecnologia, possibile che qualcuno non abbia ancora inventato il modo di far materializzare al nostro fianco la persona perfetta, per il tempo che ci necessita? Poi, con un telecomando, la si spegne prima di arrivare ad incompresioni e litigi vari... così tutti si vivrebbe felici e contenti.Questa sì, che sarebbe una bella comodità... non credete? *____^ Cra cra cra.
Ve lo ricordate? Ne avevate uno anche voi, vero?Il mio aveva addirittura il duplicatore di cassette. Caspita se ero già tecnologicamente all'avanguardia! Ah ah ah...